I finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, al termine di una complessa indagine patrimoniale sono riusciti a confiscare beni immobili, autovetture, motoveicoli, quote societarie ed orologi di pregio per un valore complessivo superiore ai 3 milioni di euro, illecitamente posseduti da una pregiudicata perugina.
L’indagine prende spunto dal costante monitoraggio che gli uomini del GICO del Nucleo di Polizia Tributaria di Perugia eseguono a carico di quei soggetti che, condannati per specifici reati di criminalità organizzata e contro la Pubblica Amministrazione, risultano possedere patrimoni e disponibilità economiche sproporzionate alle loro fonti di reddito.
In questo contesto, è emerso che una donna perugina, condannata, in via definitiva, due anni fa per reati contro la Pubblica Amministrazione a Firenze che, dichiarando al fisco somme esigue, risultava possedere vari immobili, uno a Perugia, uno a Santa Teresa di Gallura, in provincia di Sassari, un altro a Torgiano, con piscina e giardino, sei garage, uno scooter, due autovetture, tra cui un SUV di grossa cilindrata, svariate quote societarie e numerosi orologi di varie marche, tra cui Rolex, Cartier ed Hamilton.
Per tali beni, il cui valore stimato è superiore ai tre milioni di euro, è stata richiesta ed emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze l’applicazione dell’articolo 12 sexies del decreto legge n. 306/1992, che, in caso di condanna per determinati gravi reati, prevede la confisca del danaro, dei beni o delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui anche per interposta persona fisica o giuridica risulta essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato al proprio reddito, dichiarato ai fini delle imposte sul reddito, o alla propria attività economica.
Si tratta, in sostanza, di una misura di sicurezza di carattere patrimoniale che comporta la confisca di beni che non sono direttamente frutto del reato, ma dei quali la persona responsabile dei delitti non è stata in grado di giustificarne le ragioni del possesso.
La costante aggressione ai patrimoni illeciti è una priorità essenziale nell’attività svolta dal Corpo della Guardia di Finanza che con tali misure, in maniera concreta, mira, da un lato, a disarticolare le capacità operative delle organizzazioni delinquenziali e dall’altro ad assicurare, attraverso il successivo utilizzo per fini pubblici dei beni sequestrati e confiscati, un parziale risarcimento dei danni prodotti alle comunità dall’azione dei criminali.
GUARDIA DI FINANZA CONFISCA VILLE E CASE PER OLTRE TRE MILIONI € A PREGIUDICATA DI PERUGIA (foto+video confisca)
Gio, 30/06/2011 - 09:55