Dopo gli investimenti effettuati dall’Amministrazione comunale di Todi per il mantenimento e potenziamento degli uffici giudiziari in città con il servizio del Giudice di Pace, i Comuni di Todi e Marsciano hanno chiesto la modifica del decreto per poter condividere i servizi giudiziari.
A tale scopo, i sindaci Carlo Rossini e Alfio Todini, attraverso una lettera congiunta inviata in data 1/12/2015, hanno inoltrato al Ministero della Giustizia una richiesta di riesame dell’istanza di accorpamento del servizio per un ampliamento del territorio di competenza. Nella lettera si chiede al Ministero di accogliere la richiesta di rettifica del D.M. 7/3/2014 nella parte in cui, nel mantenere l’ufficio del Giudice di Pace a Todi, non era stata ammessa l’istanza di accorpamento all’ufficio di Todi del territorio comunale di Marsciano.
La richiesta di rettifica è stata chiesta alla luce delle modifiche introdotte con la legge 11 del 27/2/2015, che prevede la possibilità dell’accorpamento di uno o più Comuni da aggregare alla competenza del Giudice di Pace mantenuto alla sola condizione che gli stessi Comuni siano limitrofi e ricadenti nello stesso circondario di Tribunale. Condizione che, appunto, si verifica per il territorio del Comune di Marsciano, che oltre ad essere limitrofo a quello di Todi, ricade nella medesima giurisdizione.
Nel ribadire gli atti già assunti dai Comuni di Marsciano e Todi, le due Amministrazioni hanno richiesto che i criteri stabiliti con la recente attivazione da parte del Ministero delle procedure di ripristino degli uffici per il Giudice di Pace possano essere applicati anche all’istanza di mantenimento presentata dai due Comuni.
“Dopo la revisione della geografia giudiziaria – commenta il Sindaco Carlo Rossini – abbiamo molto investito nel mantenimento del Giudice di Pace a Todi, mettendo a disposizione strutture e personale che si è adeguatamente formato. Oggi il servizio è pienamente operativo ed offre un’ottima risposta all’utenza. Questo investimento potrebbe tornare utile all’intera Media Valle del Tevere ed in particolar modo a Marsciano che aveva fin dall’origine chiesto l’accorpamento, contribuendo ad un ufficio che senza dubbio migliora la possibilità di fruizione per i cittadini”.