Il Natale appena trascorso non ha certamente portato il dono della civiltà e dell'elasticità all'autista di autobus che ieri mattina ha deciso di non accettare sul suo mezzo, non omologato per il trasporto disabili, un ragazzo su una sedia a rotelle, che era salito autonomamente e non aveva alterato in alcun modo la tabella di marcia del mezzo. Nonostante questo, il dipendente dell'azienda trasporti non ha voluto sentire ragioni. Ha accostato e spento il motore, invitando chiaramente il giovane a scendere.
Il fatto è successo a Genova, in via Ungaretti. La vittima è il 26enne Alessio Fumagalli, costretto sulla sedia a rotelle da una grave lesione spinale, riportata nel 2006 in seguito ad un terribile incidente automobilistico in cui rimase coinvolto insieme alla sua fidanzata, precipitando giù da una scarpata per 80 metri.
L'episodio, già increscioso di per se stesso, ha anche un'aggravante; quella della recidività del conducente. Una ventina di giorni fa, infatti, si era verificata la medesima scena, con Alessio che era potuto rimanere sul bus solo grazie alle veementi proteste degli altri passeggeri nei confronti dell'autista.
Ieri, dopo il secondo “trattamento di favore”, il giovane ha deciso diaverne avuto abbastanza. Ha chiamato i carabinieri e denunciato l'abuso, raccontando anche ciò che era successo pochi giorni prima.