Giorgio Ferrara sarà stasera il regista del “Processo a Nerone – Le confessioni di Agrippina”, testo di Corrado Augias e Vladimiro Polchi, in scena alla Basilica di Massenzio al Foro Romano nell’ambito della rassegna “Imperatori alla sbarra”. Per Ferrara si tratta di un ritorno dopo il successo dello scorso anno quando sul palco salì anche l’attrice e moglie del regista Adriana Asti (insieme, fra gli altri, a Paolo Bonacelli e Ugo Pagliai). “Non è facile raccontare un imperatore in poco più di un'ora” disse lo scorso anno il regista Giorgio Ferrara “ma grazie a una scrittura drammaturgica moderna si riesce ad appassionare un pubblico anche di giovani”.
Nerone, dunque, torna alla sbarra, subendo un ‘nuovo’ processo con capi d’imputazione, presidente di tribunale, corte, accusa, difesa, testimoni e una giuria popolare (selezionata ogni sera fra il pubblico) che avrà il compito di emettere il verdetto di colpevolezza o di innocenza.
Insomma, un po’ come avveniva a Spoleto per i “Grandi processi” di menottiana memoria. Certo quelli messi in scena a Roma sono vere e proprie opere teatrali, che richiedono uno sforzo e un impegno ben superiore ai ‘Processi’ andati in scena al Teatro Nuovo, dove solitamente erano tre gli ‘attori’ sul palco e tutto il pubblico coinvolto nell’emettere il giudizio finale. Per quei “processi” si sono visti a Spoleto alcuni dei magistrati, scrittori, storici e attori fra i più famosi d’Italia.
La formula è sostanzialmente la stessa a quella di Roma e anche il successo di pubblico.
Difficile quindi capire perchè proprio Giorgio Ferrara non abbia previsto i ‘Grandi processi’ per questa 51.ma edizione del festival appena conclusa.
Ma torniamo a Roma.
L’iniziativa teatrale, promossa dall’assessorato alle politiche culturali di Roma in collaborazioen con il MiBAC, vede la presenza di prestigiosi sponsor tra cui Bnl, Bnp Paribas, Unicredit, Banca di Roma e Monte dei Paschi di Siena. Che con il loro sostegno rendono questo spettacolo totalmente gratuito al pubblico (è consentito l’accesso fino ad esaurimento posti che sono ca. 1.200). Si replica fino al 25 luglio. L’ingresso è da Clivo di Venere Felice in Via dei Fori Imperiali Roma, praticamente la Basilica di Massenzio (Foro Romano).
(Ca. Cer.)