Terni è in lutto per la morte di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due ragazzi di 15 e 16 anni morti nei loro letti nella notte tra lunedì e martedì dopo aver assunto metadone. Tantissime persone si sono ritrovate dentro e fuori dal Duomo per i funerali. Enorme la commozione ed il dolore.
Le salme dei due adolescenti sono arrivate in cattedrale intorno alle 15.20, accolte dall’applauso commosso dei presenti.
I funerali di Flavio e Gianluca
“La morte non avrà l’ultima parola” le parole con cui i due feretri bianchi con Flavio e Gianluca sono stati accolti in duomo. La diocesi di Terni – Narni – Amelia ha trasmesso il rito funebre in diretta su Facebook.
A celebrare i funerali di Flavio e Gianluca sono don Alessandro Rossini, parroco della Cattedrale e già parroco di Santa Maria del Carmelo, e don Luca Andreani, parroco di Santa Maria del Rivo. Insieme a loro i sacerdoti della parrocchia di Santa Maria del Carmelo che in questi ultimi anni hanno prestato il loro ministero dove frequentava la chiesa Gianluca.
“I genitori hanno voluto Flavio e Gianluca uno accanto all’altro, nel rispetto dell’amicizia” ha ricordato nell’omelia don Luca. “Noi siamo qui a ribadire, al di là del male e della morte, la loro inestimabile bellezza. Siamo qui a ribadire questo: per noi sono un bene che non viene cancellato a dispetto del male. Tante persone hanno cercato di spiegare la causa di questo evento, di smascherarne il colpevole, come se questo potesse risolvere. Trovare delle ragioni potrebbe darci l’illusione che abbiamo giustificato questo evento, che invece rimarrà sempre un’assurdità ingiusta“.
L’appello di una nonna agli amici di Flavio e Gianluca
All’esterno del duomo, mentre venivano celebrati i funerali, una nonna ha chiamato a sé alcuni giovani, amici di Flavio e Gianluca, commossa: “Voi dovete aiutarci a proteggervi ragazzi, fare i genitori e i nonni è difficilissimo. noi ci siamo sempre e siamo dalla nostra parte. Quando c’è qualcosa che non va dovete parlare con noi, non c’è nulla che il cuore di un vostro genitore e o nonno non possa comprendere”.
Gli amici
Qualcuno ha voluto parlare, qualcuno è schivo, ma i tanti giovani presenti all’ultimo saluto a Flavio e Gianluca vogliono e hanno bisogno di parlare: “Aldo Maria (lo spacciatore che avrebbe ceduto una delle sostanze letali, ndr) spesso era in quel parco e qualche volta ci avvicinava – dice uno di loro – non sapevamo bene cosa fare e non lo abbiamo mai detto a nessuno perché pensavamo fosse innocuo”.
“Flavio e Gianluca – dice un altro – erano convinti di aver preso un’altra sostanza. Ogni tanto nel parco girava qualche canna, ma molti di noi non immaginavano che potesse esserci roba del genere in giro”
L’omelia di Don Luca Andreani
“Due bare insieme: un’Amicizia/Amore che regge e vivifica! Molti cercano di spiegarci le dinamiche delle sostanze, i tempi, le cause di certi comportamenti, – ha detto don Luca nell’omelia – volendo trovare le ragioni di quanto accaduto. Ma il male rimane sempre male, cioè un assurdo e quindi mai pienamente comprensibile. Neanche con tutte le ragioni di questo mondo la morte dei nostri Flavio e Gianluca, potremo giustificarla, equivarrebbe a riconoscerla una cosa Giusta!
Ci turba profondamente che due splendidi ragazzi, accolti con gioia alla vita dalle loro famiglie, e amati da tanti amici e conoscenti, siano stati oggetti da parte di alcuni di sguardi malefici, pronti a danneggiarli solo per bramosia di una manciata di soldi e di un’ illusoria esperienza di potere e dominio su di loro.
“Erano ragazzi buoni fregati dal male”
Noi invece siamo qui oggi a rivolgere loro uno sguardo d’Amore e di benevolenza, impegnandoci a non abbandonarli, a prendere posizione, perché ci sia giustizia con loro e per loro, e per tutti i loro amici e amiche davanti a Dio e davanti agli uomini. “Erano dei ragazzi buoni” , di buon cuore! “fregati “ dal male.
“Anche Gesù soffrì tutto ciò”
Capita a tutti noi, e magari anche alla vostra età cari amici di Flavio e Gianluca, di non sentirsi capiti, compresi e rispettati. Anche Gesù soffrì tutto ciò, e nella sua sensibilità come i nostri amici non resta indifferente anche quando ciò viene fatto ingiustamente su altri, ritenuti suoi amici del cuore, come fratelli! Nel Vangelo di Matteo Gesù benedice il Padre perché, di fronte a un mondo di gente abituato a fare analisi scientifiche e moraleggianti e a giudicarlo maliziosamente sul suo operato verso gli uomini e verso Dio, in realtà ha dato alle persone più semplici e piccole, umili e forse sofferenti, persone “di cuore”, di comprendere la sua vera identità, il suo autentico valore, la sua Bellezza!
“Siamo amati perché riconosciuti come figli”
Ci sono delle realtà in noi e negli altri che non si conoscono e risolvono a distanza, sui libri, ma incontrandoci, nel perder tempo l’uno con l’altro come a volte sanno fare solo due amici del cuore, come anche noi siamo stati in passato e ancor oggi i nostri Flavio e Gianluca sono! “A stento si trova chi sia disposto a morire (neanche a dedicare tempo!) per un giusto, …ma Dio dimostra il suo Amore per noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo (suo Figlio) è morto per noi. Non siamo amati perché bravi o se bravi, ma siamo amati perché conosciuti e ri-conosciuti come figli.
Il pensiero ai genitori di Flavio e Gianluca
E come dice il testo : “Nessuno conosce il Padre se non il figlio e colui al quale il figlio voglia rivelarlo”: Carissimi genitori Fabio e Silvia, Maria e Luigi, Flavio e Gianluca, vi conoscono e amano più di tutti noi, e ora al cospetto di Dio Padre gli stanno raccontando il vostro Amore paterno e materno generativi per loro delle loro esistenze bellissime, spronandolo con insistenza di fronte a questo giogo troppo pesante di dirvi e dire a tutti noi:”venite a me , voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore”
Cari genitori davanti ai tanti ragionamenti e commenti spesso in cerca del o dei colpevoli tendono a portarci all’affermarsi in noi dei sensi di colpa. Attenti, non sono cristiani! Non sono da Dio! Non sono espressioni d’Amore!Non fatevene ingabbiare, i vostri figli ne soffrirebbero.
“Riconosciamoci come peccatori”
Riconosciamoci semplicemente e umilmente peccatori, cioè dolorosamente limitati e mancanti nell’amore, ma determinati a non mollarli ancor più adesso, ad amarli ancora e di più, meglio di prima. Come adulti di questa città, chiediamo tutti perdono a loro e ai loro e nostri figli per le volte che non ci siamo accorti dei loro disagi, e per le volte che vedendoli abbiamo tirato oltre delegando sempre ad altri quella che invece la vita e Dio ci danno come occasione per Amare realmente e come ci insegna Gesù.
“Impariamo da Gesù”
E se dovesse accaderci di ritrovarci arrabbiati con Flavio e Gianluca per “la cazzata “ in cui si sono cacciati insieme , impariamo da Gesù, a non fissarci lì sul loro errore, sulla nostra rabbia, ma a riallargare cuore e sguardo su di loro, sulla unicità e bellezza del loro mistero di Figli di Dio, e di figli di Fabio e Silvia e di Maria e Luigi, liberando i nostri e i loro cuori con una rinnovata scelta d’Amore.
L’amicizia tra Flavio e Gianluca
Sapete ragazzi: L’Amicizia fortissima tra Flavio e Gianluca ha illuminato anche i loro genitori e tutti noi: chi ama Flavio non può non rispettare e amare il suo amico Gianluca e viceversa, per questo oggi li amano addolorati e piangendo insieme davanti a questo altare, e con tutti noi! Così nella prima lettura ci vien detto da s. Paolo che agli occhi di Dio grazie alla scelta di Gesù suo figlio di apprezzarci fino a morire per noi, ciascuno di noi e ancora Flavio e Gianluca sono particolarmente cari a Dio Padre perché amati fino al coinvolgimento totale e alla morte da Gesù.
“Carissimi genitori”
Carissimi genitori, Dio conosce, ci dice Gesù, il vostro dolore , si ri-conosce in voi di fronte all’assurda morte del suo unigenito sulla croce. Come ogni padre e madre che come Dio hanno subito la morte assurda e ingiusta del loro figlio, non possono da allora in poi rimanere indifferenti a eventi del genere, i vostri Cuori addolorati e umiliati, umili come quello di Gesù, non siano rassegnati al male, e determinati a continuare la loro missione generativa verso i figli, fino all’impegno contro il ripetersi di tali mali, e a quelle espressioni di quell’amore capace di ridare dignità di vita a coloro cui è stata rubata. La rete che diventa alleanza tra tanti padri e madri addolorati segnata dal sangue dei vostri figli, riconosce nella reazione di Dio Padre compiuta nella Pasqua di resurrezione del figlio Gesù, un incoraggiamento a non dargliela vinta al male, e nel loro nome ad allearsi ancor di più anche oggi presso questo altare, perché contando gli uni sulle possibilità degli altri e di Dio, prevalga la Giustizia dell’Amore, il recupero per i loro figli della vita e meglio di prima, la Resurrezione anche dei loro bellissimi corpi, come in Gesù primogenito dei risorti! Così sia!”.
Lutto cittadino
A Palazzo Spada bandiere a mezz’asta oggi. Il sindaco Leonardo Latini ha firmato l’ordinanza per il lutto cittadino in occasione dei funerali. Negli uffici comunali è stato effettuato anche un momento di raccoglimento in concomitanza con i funerali.
Il sindaco ha invitato l’intera cittadinanza, le istituzioni pubbliche e le organizzazioni sociali, culturali e produttive di Terni ad esprimere, in forme decise autonomamente, il dolore e l’abbraccio della comunità ai familiari.
Ast suonerà la sirena
All’uscita dei feretri, Ast ha deciso di suonare la sirena in segno di lutto; anche negli stabilimenti di viale Brin le bandiere sono a mezz’asta, così come nel comune di Narni, a testimonianza che la vicenda ha scosso l’intera comunità.
(Articolo in aggiornamento)