Frecciarossa in Umbria, Squarta "protesta eclatante se entro un mese non ci sarà la svolta" - Tuttoggi.info

Frecciarossa in Umbria, Squarta “protesta eclatante se entro un mese non ci sarà la svolta”

Redazione

Frecciarossa in Umbria, Squarta “protesta eclatante se entro un mese non ci sarà la svolta”

Ricci, "l'estate nera dei trasporti. Chiara assenza di responsabilità"
Mar, 29/08/2017 - 21:24

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“Una protesta eclatante sui binari ferroviari della stazione di Fontivegge se entro un mese non ci sarà la svolta sul Frecciarossa in Umbria”. È quanto annuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Squarta rimarcando che “questa regione è isolata, ma all’Esecutivo che la governa sembra non interessare troppo”.

“Eppure – ricorda l’esponente dell’opposizione – in Assemblea legislativa è stata approvata una mozione che consentirebbe di far passare il treno veloce da Perugia, delibera che nonostante le numerose sollecitazioni non è stata ancora applicata. Il Frecciarossa – spiega Squarta – rappresenta una realtà imprescindibile per far uscire l’Umbria dall’isolamento e il solo fatto di poter raggiungere il capoluogo in maniera comoda e rapida avrebbe impatti immediati sull’economia locale, già pesantemente danneggiata dall’assenza di altre vie di comunicazione importanti come l’autostrada”.

Squarta si dice dunque “convinto che il Frecciarossa rappresenti una priorità assoluta che ormai non si può più rimandare. Poter raggiungere le grandi città del Nord Italia, innanzitutto Milano, in poco più di tre ore, senza dover affrontare alcuna odissea di cambio treni in Toscana, porterebbe effetti positivi nell’immediato”.

Per questo, Squarta fa sapere che “se entro settembre la Giunta non avrà recepito la mozione sul Frecciarossa, Fratelli d’Italia, insieme ai colleghi che intenderanno sostenere l’iniziativa, sarà pronta a mettere in atto una vera e propria mobilitazione. Protesteremo – spiega – sui binari della stazione di Fontivegge, facendo sentire ai politici di centrosinistra, che purtroppo continuano ad occupare le stanze del potere in Umbria, la voce dei cittadini, costretti a soffrire quotidianamente lo stato di abbandono provocato dall’inerzia di una Giunta sempre troppo concentrata su aspetti lontani dai problemi reali”.

“Staremo poi a vedere come andrà a finire la questione della Ferrovia Centrale Umbra: chiuderanno, oppure pendolari e studenti continueranno a viaggiare a 20 km/h? Un giorno – conclude -, la maggioranza che governa la Regione dovrà spiegarci perché, a sei mesi dall’interdizione al traffico, i lavori sulla diramazione Perugia Sant’Anna-Ponte San Giovanni non sono ancora iniziati”.

Una questione sulla quale è intervenuto anche il consigliere Claudio Ricci: “è stata l’estate ‘nera’ dei trasporti in Umbria. Il treno Freccia Rossa 1000 che, chissà ancora per quanto, non arriva; la situazione gestionale ed economica di Umbria Tpl e Mobilità che è oggetto di ampi rilievi della Corte dei Conti; la Ferrovia Centrale Umbra che rischia di ‘chiudere’ senza un chiaro progetto di sviluppo; l’Aeroporto con linee annunciate senza autorizzazioni e voli venduti non svolti, con il rituale, conseguente, rimbalzo di responsabilità fra società di gestione e compagnie aeree fornitrici di servizi”. È quanto sottolinea, in una nota, il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) che punta il dito sulla Giunta regionale: “se fossimo nel pugilato – osserva – ci sarebbe, dall’angolo, il lancio della spugna, segno della resa”.

Per Ricci, invece, “la cosa che più disarma è la totale assenza di una chiara assunzione di responsabilità, che sarebbe doverosa come il cambiamento nei ruoli di responsabilità. Dovrebbe essere un gesto doveroso. Invece nulla, silenzio incomprensibile”.

“Silenzio quasi assordante – rileva Ricci – anche da chi, nel quadro socio economico, dovrebbe farsi sentire più della politica, in quanto senza trasporti adeguati non ci potrà essere un reale sviluppo della regione. Non ci rimane, dunque – conclude Ricci -, che guardare al 2020, alle nuove elezioni regionali, per le quali, stavolta, si determinerà un cambiamento inevitabile. È giunto il momento che gli umbri utilizzino il voto per costruire, realmente, il loro futuro”.

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