La candidata del centrodestra Donatella Tesei, nei vari incontri soprattutto con le organizzazioni imprenditoriali, ripete che l’unico Frecciarossa che parte da Milano alle 5 di mattina non è strategico. Nel senso che così non basta, non serve ai turisti e serve poco agli umbri. E ripete che quello dell’Alta velocità è un treno “che l’Umbria non doveva perdere“. Accusando la precedente amministrazione regionale di non aver battuto i pugni sui tavoli nazionali quando sono state compiuto le scelte per la mobilità in Italia.
Il candidato del patto civico Vincenzo Bianconi concorda sul fatto che un solo Frecciarossa da Perugia non basti. “Ma è un inizio” afferma. Auspicando, ovviamente, un potenziamento dei servizi dell’Alta velocità.
Confcommercio, attraverso il presidente Giorgio Mencaroni, chiede che il Frecciarossa venga potenziato: con quegli orari e quell’unico collegamento al turismo porta ben pochi benefici.
In tutto questo, arriva la notizia che da metà dicembre, con il cambio degli orari di Trenitalia, il Frecciarossa che parte da Perugia alle 5,13 non arriverà più direttamente alla stazione di Milano Centrale.
La partenza da Perugia sarà ritardata di 17 minuti: 5,30 il nuovo orario. E questo, alla fine, potrebbe anche essere positivo. Ma la brutta notizia arriva dalla Lombardia: le soste previste sono alle 8,55 a Milano Rogoredo e poi alle 9,12 a Milano Garibaldi.
Per arrivare alla stazione di Milano Centrale, come indicato nel sito di Trenitalia, occorre prendere i mezzi pubblici, con un costo supplementare.
Leonelli: “Possiamo ancora intervenire con Trenitalia”
Ma il consigliere regionale (e candidato per il Pd) Giacomo Leonelli, il principale sostenitore dell’operazione che ha portato all’attivazione del Frecciarossa da Perugia, avverte: “Attenzione a fare del facile allarmismo, abbiamo tutti gli strumenti per intervenire“. Perché l’annunciato cambio di orario del Frecciarossa “va discusso con Trenitalia già dal giorno dopo delle elezioni regionali“.
Ricorda che il collegamento dalla sua attivazione ha fatto registrare 3 volte i passeggeri previsti. E aggiunge: “Bisogna capire quali siano i reali vantaggi e svantaggi di questa ipotetica rimodulazione.Trenitalia ha tutto l’interesse a far crescere il servizio e non impoverirlo perché è un servizio a bigliettazione: più passeggeri ci sono e più si incassa, quindi perché Trenitalia dovrebbe peggiorare il servizio? Quindi, ribadisco, prima di gridare allo scandalo, andiamo al tavolo con Trenitalia, capiamo le reali modifiche e le conseguenze di queste. Poi decideremo cosa fare. Su una cosa potete stare certi – conclude – mi sono battuto in prima persona per agganciare l’Alta Velocità in Umbria, non cederò di un centimetro ora come in futuro“.