Carlo Ceraso
Italia Langobardorum, il sito seriale riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio dell’Umanità, è finalmente realtà. Spoleto infatti, scelta quale sede di rappresentanza dell’associazione nata nel 2010, ha ospitato nei giorni scorsi l’incontro fra le sette amministrazioni comunali che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento e che hanno valutato le prime scelte operative. L’attenzione dei membri del Cda (assente il rappresentante di Benevento, quelli di Castel Seprio e Gornate Olona avevano delegato il collega di Campello Paolo Pacifici) è stata sostanzialmente rivolta agli aspetti della legge 77 del 2006, quella sui finanziamenti statali ai monumenti Unesco. Nel corso dei lavori l’esecutivo ha designato quale nuovo presidente della Associazione, il rappresentante di Brescia, l’assessore alla cultura avvocato Andrea Arcai che sostituisce il vicesindaco di Benevento Raffaele Del Vecchio (la carica è annuale e a rotazione, a Spoleto, che ha ottenuto la sede permanente di rappresentanza, spetterà nel 2016). Del cda fa parte anche il Mibac, rappresentato dalla dirigente Anna Maria Ferroni, e la Fondazione Cab “Istituto di cultura Giovanni Folonari” (presente il segretario Agostino Mantovani). Le prime scelte operative sono indirizzate a salvaguardare, valorizzare e promuovere i 7 monumenti longobardi attraverso una serie di azioni che verranno affrontate nel dettaglio nel corso delle prossime settimane. Ma l’aspetto più sorprendente, affatto secondario, è il clima di entusiasmo e di unità di intenti che anima i 9 membri del cda e che travalica ogni differenza politica ed economica (si pensi che il Comune di Brescia, neanche 200mila abitanti, destina alla cultura ogni anno più di 16milioni di euro). Al termine della mattinata di lavori l’esecutivo si è ritrovato a pranzo al ristorante San Lorenzo dove le nostre telecamere hanno incontrato i protagonisti di questa importante giornata.
Le dichiarazioni – “E’ stata una giornata molto proficua – dice il neo presidente Arcai (guarda il video) -, la prima dopo il riconoscimento dell’Unesco, abbiamo approvato alcune strategie destinate a migliorare la qualità di vita dei nostri comuni per un sicuro ritorno economico e turistico. Siamo il sito seriale più grande d’Italia e lo siamo proprio nel 150mo dell’Unità; è un successo del made in Italy, perché siamo riusciti a creare e realizzare una candidatura nuova, efficiente, un’idea vincente come spesso l’Italia riesce a fare”.
Soddisfatto il padrone di casa, il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti che ha sottolineato come “insieme ai colleghi ed amici degli altri comuni sia nata una sinergia importante e forte per creare rapporti e relazioni fra di noi destinate ad andare oltre lo stesso progetto Italia Langobardorum” (clicca qui).
“Voglio sottolineare la validità di questo lavoro di collaborazione e di ‘sistema’ – aggiunge il sindaco di Monte Sant’Angelo, Andrea Ciliberti (qui)-, un grande risultato che mette insieme una grande storia e tradizione culturale, una realtà che unisce il nord al sud passando per il centro; in un momento di crisi come questo si unisce l’Italia”.
Paolo Pacifici (delegato dai comuni di Castel Seprio e Gornate Olona) “dopo anni di lavoro intenso, per questo cda inizia una nuova fase per la valorizzazione del sito seriale – afferma Paolo Pacifici, sindaco di Campello sul clitunno (qui) -; per la prima volta in Italia un comune piccolo come i nostro viene iscritto nelle liste Unesco, a dimostrazione che anche l’Italia minore è capace di tutelare, valorizzare e promuovere i propri beni e rappresentarli all’attenzione della comunità internazionale. La cultura è sviluppo e dobbiamo continuare a lavorare per difenderla anche dai tagli, in particolare quelli attuati dall’attuale governo”.
A confermare che l’intesa va oltre il sito seriale è il sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch, città dove si tiene il Mittelfest, giunto alla 20ma edizione e gemellato da quest’anno con il festival dei 2 Mondi: “Il rapporto personale e umano che si è instaurato è molto forte – dice (guarda e ascolta)-, con Spoleto poi in maniera particolare. Quest’anno non a caso abbiamo coprodotto con il Festival “La modestia” di Luca Ronconi, una collaborazione che abbiamo già previsto si andrà rafforzando già dal prossimo anno”.
“E’ stato un lavoro impegnativo e appassionante al tempo stesso – ricorda Angela Maria Ferroni del Ministero (qui) – anche se è stato facile dimostrare l’eccezionalità dei siti, fra i più pregevoli dell’era longobarda”. L’architetto Giorgio Flamini, che da assessore alla cultura ha seguito il progetto sin dall’avvio (oggi è il coordinatore per il sito spoletino), mette in risalto lo sforzo che si sta compiendo sotto il profilo scolastico attraverso una serie di iniziative che vanno dalle visite e viaggi di istruzione fino al coinvolgimento diretto degli studenti per la tutela dei siti (a Spoleto, ad esempio, tre studenti si alternano a turno per sorvegliare e accompagnare i turisti in visita alla Basilica di San Salvatore): “questa è una delle qualità del progetto, a breve avremo anche alcuni incontri con le associazioni di categoria a livello locale e nazionale” (qui).
“La nostra presenza ed impegno nel Cda – conclude Agostino Mantovani, segretario della Fondazione Cab (guarda) – è per raggiungere quegli obiettivi che l’Unesco impone al momento del prestigioso riconoscimento, ovvero il miglioramento della qualità della vita delle comunità che ospitano questi beni di straordinaria importanza”.
I sostenitori – Una presenza quella della Cab che si spera possa presto essere seguita da altre Fondazioni e istituti privati. I primi segnali già ci sono. Il presidente della Fondazione CaRispo, Dario Pompili, ha annunciato a Tuttoggi.info che sottoporrà a breve al Cda la richiesta di iscrizione all’Associazione. Stessa decisione anche da parte del presidente della Bps Nazzareno D'Attanasio.
I festeggiamenti – il prossimo cda si terrà ai primi di settembre quando l’Associazione sarà chiamata a organizzare i festeggiamenti previsti dall’Unesco a seguito dell’iscrizione e programmato per il successivo mese di ottobre: ogni sito, infatti, riceverà la visita del rappresentante delle Nazioni Unite che scoprirà una targa dando il via alla giornata di festa. Si comincia così, come vuole la storia dei longobardi e la loro discesa lungo lo “stivale”, dal primo ducato, quello di Cividale, per continuare il giorno dopo a Castel Seprio, Brescia, Campello e Spoleto (probabilmente nella stessa giornata), Benevento e Monte Sant’Angelo.
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Le foto a corredo dei filmati sono state gentilmente autorizzate dal MiBAC
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