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Forza Italia allo sbando, Panfili “peracottari” e sbatte la porta / Pd, arriva la presidente

Redazione

Forza Italia allo sbando, Panfili “peracottari” e sbatte la porta / Pd, arriva la presidente

Sab, 05/04/2014 - 21:20

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A venti giorni dalla presentazione delle liste per la prossime amministrative, i maggiori partiti di Spoleto fanno registrare un’altra giornata grigia, per non dire nera. Incapaci di trovare una soluzione ai troppi problemi interni che li hanno ormai dilaniati al punto da ridicolizzarli. Indubbiamente per Forza Italia e Partito democratico la paura di fallire la scalata allo scranno più alto della città del festival è più forte di quello che si può immaginare. Così continua la ricerca spasmodica ad accordi di ogni genere, anche con quei partiti movimenti ideologicamente contrapposti. Il più gettonato resta il professor Fabrizio Cardarelli della lista civica Rinnovamento tirato per la giacchetta dai due partiti che pur di convincerlo hanno schierato in campo i loro pezzi da novanta. Ma senza successo. Il ‘prof’ infatti non è intenzionato a siglare alcun accordo. Ma andiamo con ordine.
Se Sparta piange… – la notizia del giorno è rappresentata dalle dimissioni, comunicate poco fa, del consigliere provinciale Giampiero Panfili (nella foto) dalla carica di Coordinatore comunale di Forza Italia. Un fulmine a ciel sereno legato sostanzialmente all’impossibilità del partito di Berlusconi di trovare un ‘punto di caduta’ sul nome di un candidato. Perché anche quello dell’ex senatrice Ada Urbani sembra ormai destinato al dimenticatoio, visto che la stessa non ha ancora sciolto le proprie riserve. L’ex parlamentare deve essere in difficoltà se è vero che è arrivata a proporre – questo almeno quanto sostengono i bene informati – il nome di Francesco Tabano, il volto nuovo della lista civica “Vince Spoleto” del piddino Brunini (nome che peraltro giorni fa sarebbe stato avanzato durante una cena organizzata in Valnerina alla presenza dell’onorevole Bocci del Pd). Una candidatura da ‘larghe intese’, sempre più di moda lungo lo stivale italico. Ieri ancora c’aveva provato, in un pranzo tenutosi a Campello, l’ex sottosegretario Rocco Girlanda a convincere Cardarelli per un accordo con FI ma anche in questo caso senza fortuna. Ecco comunque la nota firmata dall’ormai ex coordinatore Panfili che con questo atto potrebbe considerare conclusa anche la propria esperienza in F.I.: “Cari Dirigenti, cari Amici, cari Cittadini di Spoleto, con dispiacere ed amarezza rassegno le dimissioni da Coordinatore Comunale di Forza Italia. Appena il tempo dei primi incontri in vista dell’imminente campagna elettorale, per rendermi conto che evidentemente l’esigenza di allargare quanto più possibile lo schieramento politico era una priorità soltanto per il sottoscritto. Se da una parte i tempi sono maturi per una riscossa del centro destra spoletino, è altrettanto vero che la classe politica locale non è assolutamente pronta per capire e gestire un traguardo simile. Per prima cosa ho nominato due giovanissimi vice-coordinatori, proprio per dare un volto nuovo al partito e poi ho cercato faticosamente di far sedere tutti intorno allo stesso tavolo. Niente di più difficile e, se mi permettete, è davvero chiedere troppo poco a chi dovrebbe essere protagonista alla guida della città. Posizioni inconciliabili, talvolta ottuse, spesso capricciose e squisitamente personali, non c’è stato nemmeno il tempo di aprire il confronto perché immediatamente i vari soggetti chiamati in causa hanno cercato appoggi ed intercessioni alte ed altre, ben oltre l’ambiente spoletino. Al posto di sedersi al tavolo e discutere cercando una mediazione, con l’idea che un nostro sacrificio di aspettativa personale ben può essere sostenuto, a fronte di una diversa candidatura elettoralmente più pesante, c’è stata la corsa ad accreditarsi altrove, a farsi sponsorizzare e a mettere veti incrociati. Tutto questo prima ancora di guardarci in faccia, il risultato: nessun accordo, nessun confronto e la solita figura da peracottari. In questa città l’opposizione non vuole vincere, si vuole semplicemente mantenere le stesse poltrone per le stesse persone, per appagare un’ottusa ambizione personale e, visto che i tempi rischiano di essere difficili, al posto di cercare di prendere più voti e vincere, si fa la corsa ai posti sicuri. Di tutti i partiti coinvolti in questo triste scenario, FI non fa eccezione ed anzi! Se da una parte, quello di cercare blindature è un atteggiamento miope ma comunque comprensibile (non giustificabile) per i diretti interessati, quello dei vari dirigenti che si sono prestati ad operazioni del genere non ha davvero scuse! Perdonatemi ma gestire una campagna elettorale dove vengono imposte e non condivise candidature e scelte, nella dichiarata consapevolezza che non si tratta delle migliori possibili, non fa per me! Io sono disposto a metterci la faccia per riuscire a coronare il sogno di una Spoleto di centro destra ma, di certo, non voglio fare da paravento ai soliti giochini e personalismi! Fate pure, ma senza di me! Alla fine non cambierà mai nulla finché non cambierà la mentalità, o forse direttamente le persone, che sono state della partita fino ad oggi. L’ombra lunga di vecchie amicizie, telefonate confidenziali, suggerimenti che diventano veti… mi dispiace, così non può funzionare. Il progetto era questo: sedersi al tavolo e valutare le candidature disponibili, riflettere e scegliere quella che offriva maggiori possibilità di vittoria. E invece è andata diversamente: accontentare Tizio per non deludere Caio, anche a costo di frazionare il centro destra! Sono desolato, ma io rispondo solo ai cittadini di Spoleto e se ho promesso loro che avrei fatto l’impossibile per cambiare le sorti di questa città, non mi presto al gioco di chi ha in mente altri obiettivi. Credo che le mie dimissioni da Coordinatore di FI siano un atto dovuto! Grazie e buon lavoro a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra Città”. Difficile sapere cosa farà ora F.I. sempre più allo sbando nell’affannosa ricerca del candidato ideale. Che a questo punto potrebbe convergere sulla lista “Due Mondi” (Giampaolo Emili) o con l’ex Maurizio Hanke (Spoleto Sì) che ha recentemente rotto con il centrosinistra.
…Atene non ride – leggermente meglio, ma comunque in affanno, il partito democratico che in questi giorni ha tentato in tutti i modi di convincere Cardarelli ad una ‘storica’ alleanza: dapprima (domenica scorsa) offrendo a Rinnovamento ben 3 assessorati (bilancio, urbanistica e sviluppo economico) pur di sostenere il nome del candidato Dante Andrea Rossi; poi, due giorni dopo, visto il gran rifiuto, arrivando persino a dare il via libera sul nome di Cardarelli. Una operazione condotta in prima persona dallo stesso Bocci che però non ha avuto molto successo, visto che Rinnovamento è intenzionato ad andare per la propria strada. Rossi comunque nelle ultime ore ha registrato il sostegno – complice una blindatissima cena organizzata dal consigliere regionale Giancarlo Cintioli nella propria abitazione – della governatrice Catiuscia Marini, da sempre attenta alle problematiche della città ma che sul fronte politico spoletino era finora rimasta in disparte. Un sostegno importante per il partitolocale la cui coalizione appare sempre più debole.
Gli altri – il caos generato dai due principali partiti cittadini rischia di rivelarsi un’arma vincente per gli altri movimenti che possono così intercettare il voto degli scontenti e degli indecisi. In pole resta Rinnovamento che della coerenza politica ha fatto una vera e propria arma e che sta definendo le due liste civiche che sosterranno Cardarelli. Anche se non si esclude la creazione di una terza lista. In fermento pure il M5S anche se il candidato Guido Grossi appare in difficoltà quanto meno sotto il profilo della comunicazione, sia politica, sia sui social network. Al lavoro anche Maura Coltorti, la segretaria di Rifondazione comunista che in queste ore è impegnata a creare una lista civica (il nome dovrebbe essere “Sinistra per Spoleto”) che non avrà il simbolo del partito.
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