Dopo i conti in rosso del 2019, conti ancora positivi nonostante la pandemia | Il presidente Laurenzi: stiamo lavorando bene
Dopo il pesante passivo del 2019, per il secondo anno consecutivo bilancio in attivo per la Fondazione Umbria Jazz, riunita oggi in Assemblea.
Un risultato eccellente, è stato sottolineato, anche in considerazione del contesto che hanno vissuto negli ultimi due anni molte realtà economico-culturali legate al mondo dello spettacolo. Un contesto in cui Umbria Jazz è riuscita comunque, tra mille difficoltà, ad organizzare 175 concerti live con 735 musicisti, per circa 23.000 spettatori complessivi.
“I primi due anni di questa governance sono coincisi col peggior periodo della quasi cinquantennale storia di UJ. Eppure, posso affermare con decisione e senza riserva alcuna che stiamo lavorando bene ed i risultati concreti del nostro lavoro sono sotto gli occhi di tutti”. Queste le parole del presidente della Fondazione Gian Luca Laurenzi, che ha sottolineato come “nonostante tutte le difficoltà, tutte le spese e tutti i mancati introiti che la pandemia ha provocato chiudiamo per il secondo anno consecutivo con un bilancio in attivo, dopo il forte passivo del 2019, riuscendo a creare e mantenere posti di lavoro in un comparto duramente colpito grazie ad una gestione rigorosa e attenta”.
Come certificato nell’assemblea di oggi, la Fondazione UJ è in salute e si appresta a proseguire con ottime presupposti il suo cammino con l’edizione 2022 che tornerà alla consueta formula, già con lo sguardo rivolto al 2023 che celebrerà il cinquantennale del Festival.
Nominato in Assemblea l’avvocato Daniele Moretti, in quota come consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Istituzione che celebra il suo trentennale e a cui Laurenzi ha rivolto il suo augurio.