“Non abbiamo mai detto che non avremmo votato il bilancio, ma pretendiamo un impegno serio della maggioranza a discutere nel merito alcuni argomenti”. Questo il messaggio che l’ala sinistra del PD folignate ha lanciato stamattina durante una conferenza stampa, e che il consigliere comunale Elio Graziosi ha ribadito al telefono con Tuttoggi.info. Nessuna volontà di tirare tranelli al sindaco Mismetti, dunque. “Anzi, invitiamo quelli che strumentalizzano le nostre azioni politiche a cambiare strategia”. E’ anche per questo che Graziosi si dice “sorpreso” per l’intervento dei vertici regionali del partito, col segretario Leonelli in testa. “E’ una questione prettamente cittadina che risolveremo all’interno dei circoli del partito o in consiglio comunale”.
I temi – E la questione, come Graziosi spiega subito dopo, sta tutta nella disponibilità della maggioranza ad affrontare nel merito i temi più cari alla sinistra democratica. Dalla situazione poco chiara delle partecipate (Vus, Farmacie comunali, Fils), alle nuove prospettive di sviluppo della città e dei territori montani dopo l’apertura della Statale 77. Da una piena fruibilità del centro storico, che cominci con la riduzione del numero dei parcheggi, al recupero delle aree dismesse (su tutte l’ex zuccherificio) e le conseguenti problematiche del lavoro. “E’ da un anno che presentiamo istanze al partito e in consiglio comunale su questi argomenti, è ora di prenderli di petto”.
Favorevoli o contrari? – Dipenderà da questo, a quanto lascia intendere Graziosi, la decisione sua e delle colleghe di votare a favore o meno del bilancio di previsione. Decisive saranno, con ogni probabilità, le riunioni in programma nelle prossime ore. Domani sera è prevista quella del gruppo del Partito Democratico, a seguire ci sarà quella della coalizione di maggioranza. “Sindaco e giunta devono darci risposte – rimarca Graziosi –. Siamo stanchi di sentirli parlare dell’impossibilità di investire a causa dei tagli. Noi siamo contrari alla politica dell’austerity che sta causando danni immani all’economia degli enti locali. Basti pensare ai tanti giovani folignati dipendenti delle partecipate che fanno fatica ad arrivare a fine mese e attendono da anni contratti a tempo indeterminato”.
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