Foligno,
la magica stazione
con luci colorate di sogno,
la via nella notte fonda:
una panchina bianca
sotto il respiro pesante della citta` che dorme.
Magia di Foligno…
Quel fungo, bianco, di fumo
Una campanella roca, lontana
(sa di minestra e di convento,
garrula,
sa di lontani singhiozzi temuti).
Richiamo di fontanelle
sirene!,
il panettiere all'opera,
un androne solitario
riempito
dai miei rintocchi.
Ho sorriso ai manifesti della via,
il mio cuore e` stellato di cielo.
Magia di quell'angolo di strada
con foglie d'ottobre
Erasmo Recami – Foligno, 1969
Gentile Direttore,
tra le mie carte ho ritrovato una mia antica poesia dedicata a FOLIGNO (e scritta nell'attesa di una coincidenza ferroviaria notturna, nel 1969). Non credo che valga molto, ma potrebbe fare piacere a qualche cittadino di Foligno. La metto pertanto a Sua, e Vostra, disposizione, nel caso risultasse di qualche interesse. Erasmo Recami
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Caro Professore, la Sua ci offre una splendida cartolina di una Foligno che per alcuni aspetti ormai non c’è più. Ma che rimane nella mente e nel cuore di chi ci vive o ha avuto, come me, la possibilità di frequentarla (il mio bisnonno fu qui capo stazione). Mi permetto di seguito di offrire, come piccolo segno di riconoscenza, una sintesi della Sua biografia che ho rinvenuto in internet. La ringrazio per l'attenzione prestata a questo giornale. Con i Migliori Saluti, Carlo Ceraso
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Il Professor Erasmo Recami è docente di Fisica presso la facoltà di ingegneria di Bergamo (clicca qui). Da anni è impegnato in ricerche sulla Relatività speciale, Meccanica quantistica, Fisica nucleare, Relazioni tra micro e macro-universi, Relatività generale. Ha insegnato a Catania e poi a Bergamo oltre che all’Unicamp di San Paolo del Brasile. Ha svolto ricerca scientifica ad Austin (Texas), Kiev, Oxford, Copenaghen e presso l’Itp dell’Università della California a Santa Barbara. Ha sviluppato la teoria dei tachioni ed in generale dei movimenti a velocità superluminali. Di recente, pur essendo un teorico, ha richiesto insieme ad un gruppo brasiliano un brevetto per la produzione di onde stazionarie (supersoniche, elettromagnetiche, ecc.), con “envelope” statico, e con la forma e intensità voluta: queste “Frozen Waves” si prevede possano essere utili in campo medico e, specialmente, oncologico. Oltre che di ricerca (oltre 250 le pubblicazioni scientifiche), si è occupato di semi-divulgazione (molti gli articoli per enciclopedie italiane e straniere), e di divulgazione collaborando per quotidiani e riviste del calibro di Corriere della Sera, La Stampa, Panorama Mese, L'Espresso, Repubblica e Il Giornale. E’ il biografo di Ettore Majorana (clicca qui)
Durante la sua permanenza in Sicilia è diventato amico di Leonardo Sciascia al quale passò copia di alcuni documenti sulla vita e le opere di Majorana che risultarono utili per la stesura del noto romanzo “La scomparsa di Majorana” (1975). Si è dedicato anche alle scienze naturali (con pubblicazioni che vanno dai ghiacciai della Val di Rabbi ai fenomeni crionivali in Val di Sole), concentrandosi poi sulla preistoria della Sicilia, ove, ad esempio, rinvenne per primo il Paleolitico Inferiore.