Il Gruppo consiliare “PER LA SINISTRA” di Foligno ha presentato due ordini del giorno per discutere nella prossima seduta del Consiglio comunale la crisi economica e le conseguenze nel nostro territorio, impegnando sia il Consiglio che il Sindaco con la Giunta a predisporre interventi atti al sostegno dei lavoratori, il cui posto di lavoro è a rischio, e delle famiglie colpite dal carovita. Sono i soggetti più deboli che pagheranno maggiormente questa crisi e un'Amministrazione pubblica ha l'obbligo di stare accanto alle sofferenze e alle possibili instabilità lavorative ed economiche dei propri cittadini. Il primo OdG chiede un forte sostegno a coloro che perdono il posto di lavoro e soprattutto ad un'importante fascia di lavoratori, come i precari, che non hanno nessun tipo di tutela e di aiuto di fronte alla crisi e gli enti locali possono costituire un ammortizzatore importante per la tutela del potere d'acquisto dei lavoratori, delle famiglie e in generale per la rete dei diritti dei cittadini essendo particolarmente vicini alla situazione reale del territorio. Il Governo nazionale è immobile di fronte alla crisi e propone ancora accordi al ribasso per i lavoratori con proposte che tendono a dividere i sindacati. Pertanto si chiede all'Amministrazione comunale di esentare tutti quei lavoratori che dovessero entrare in cassa integrazione o che dovessero perdere il lavoro dalle principali tariffe, comunali o di società a partecipazione diretta del Comune di Foligno (es. la V.U.S. Spa), come la T.I.A., Gas-Metano, Acqua, Addizionale IRPEF, Tariffe Scolastiche, da finanziare con il Fondo che l'Amministrazione comunale già predisporrà con il prossimo Bilancio 2009. Il secondo OdG chiede misure importanti per affrontare il problema del carovita e dei rincari dei prezzi e delle tariffe prodotti dai movimenti speculativi e che oggi in tempo di crisi gravano maggiormente sui redditi delle famiglie. A fronte di tutto ciò appare ormai inderogabile uno sforzo anche da parte dell'Amministrazione comunale per sostenere i redditi delle famiglie meno abbienti, che possa realizzare effettive forme di aiuto a coloro che si cimentano quotidianamente nella battaglia contro i continui e spesso ingiustificati aumenti di prezzi e tariffe, anche dei beni di prima necessità. Pertanto si chide di attivare tavoli specifici con le associazioni di categoria allo scopo di calmierare i prezzi dei generi alimentari di prima necessità, di incentivare modelli di consumo solidale sull'esempio dei Gruppi di Acquisto Solidale, di promuovere e sviluppare all'interno dei mercati cittadini produzioni di qualità locali, agricole e artigianali e attività di commercio equo e solidale. Sostenere i produttori del nostro territorio, incentivando sistemi di “Filiera corta” o “vendita a Km0” può essere in futuro una risposta concreta ai bisogni dei cittadini e alternativa ai movimenti speculativi dovuti al sistema del ciclo produttivo e di trasporto delle merci.