Francesco Balucani

La seconda al Blasone per il Falco di Tedesco porta solo un’altra buona dose di rimpianti e sguardi rammaricati, proprio ciò che si voleva evitare per ridurre la pressione in casa biancoazzurra. Il risultato di ieri – 1-2 contro il Pontedera di Mister Paolo Indiani – è una tanica di benzina gettata sul fuoco già dilaniante dell’amarezza. Nella consapevolezza di tutti comincia a farsi strada l’ipotesi che il magnifico progetto di ridare tempra ad una squadra reduce dalla retrocessione possa trovare sul suo cammino più intoppi del previsto. Damaschi e Zampetti ne sono sicuramente consapevoli e in tempi non troppo lontani potrebbero ragionevolmente adottare qualche misura drastica per interrompere l’interminabile scia di fallimenti che affligge il Falco. Intanto, ci ha pensato Giovanni Tedesco a stupire tutti, rassegnando le dimissioni prima davanti ai giocatori e poi tramite una nota emittente radiofonica. Lo stesso Damaschi è rimasto sorpreso dalla cosa, tanto che nel corso della conferenza stampa tenuta al termine della partita non aveva nemmeno accennato alla scelta di Tedesco. A questo punto, la conseguenza immediata sembra poter essere l’ennesimo ritorno sulla scena di Giovanni Pagliari, tuttora sotto contratto con la società biancoazzurra. Nelle prossime ore ne sapremo certamente di più. Comunque vadano le cose, la partita di ieri ha lasciato il segno. Nonostante le individualità invidiabili, il collettivo non riesce ancora a incidere sul gioco. Gli errori gratuiti sono troppi, le palle gol troppo poche. Come se non bastasse, la squadra avversaria non ha brillato di luce propria e si è limitata a concedere poco in fase difensiva e rispondere con i denti nel corso delle ripartenze.
Paradossalmente, è il Foligno a dettare i termini dell’incontro per tutto l’arco del primo tempo, ma con un gioco inconcludente, fine a se stesso. Quando chiamato in causa, il reparto arretrato biancoazzurro risponde bene, permettendo al tabellino di rimanere inalterato, ma in fase offensiva l’efficacia è poca. La squadra di casa si è fatta fondamentalmente vedere in due occasioni: al 21’, quando Balistreri, agganciato l’ottimo lancio di Gaeta, si gira con esperienza e conclude di poco fuori con una rasoiata che certo avrà impensierito non poco i toscani, e al 29’ con lo stesso Gaeta, che dal limite dell’aria calcia in porta ottenendo solo l’ennesimo calcio d’angolo. Il Pontedera, dal canto suo, si affida prevalentemente alle conclusioni dalla distanza e riesce con grinta a salvaguardare il pareggio fino al fischio dell’arbitro.
La narrazione del secondo tempo è tutta un’altra storia. La squadra ospite si porta immediatamente in vantaggio con un gol di Gregorio, che, entrato in area, batte Zandrini con un tiro preciso e potente insaccatosi alle spalle dell’estremo difensore biancoazzurro. La rete di Gregorio rappresenta la leva che cambia volto al match. Il Falco non reagisce e mette in evidenza una fatica cronica nel creare occasioni da gol. Sul versante opposto, il Pontedera sembra aver recuperato vigore e gioca con maggiore disinvoltura.
Al 69’ arriva il gol per i padroni di casa. Brunori Sandri approfitta di una punizione dalla trequarti per mettere in area un ottimo pallone teso che il neo-entrato Gesuele tramuta in gol con un’incornata vincente. Soli sei minuti dopo è Zandrini a meritarsi gli applausi del pubblico con una parata di piede che vale un gol.
Nei minuti di recupero, Barbetta colpisce con un braccio la sfera all’interno della propria area di rigore e l’arbitro fischia. Espulsione e tiro dagli undici metri. Sul dischetto si presenta Grassi che non ha problemi a spiazzare il portiere e regalare la vittoria ai suoi. I tifosi toscani, verosimilmente più numerosi dei nostri, sono in visibilio, mentre molti dei restanti cominciano ad avviarsi verso le uscite. Termina così un incontro dal sapore amaro, troppo amaro per non aspettarsi risvolti logistici di qualche genere.
Le parole di Roberto Damaschi mettono in luce il rammarico generato dalla sconfitta: “La realtà è che potrei fare lo stesso commento della scorsa volta, dopo l’incontro con l’Aprilia. L’organico ha dimostrato di poter raggiungere buoni livelli, ma in maniera assolutamente discontinua. Mi sento defraudato. Non avrei firmato per un pareggio, figuriamoci per una sconfitta. La squadra ha dimostrato di avere buone qualità, ora bisognerebbe tramutarle in gol. Rischi per Tedesco? Per me no, non credo che l’allenatore possa aver inciso negativamente in questo contesto”.
Sulla stessa linea l’autore del gol biancoazzurro, Gesuele: “Rammarico? Per la beffa soprattutto. Anche il pareggio secondo me ci stava stretto. Tutta questa forza del Pontedera non l’ho vista. Gli errori sono stati soprattutto nostri. Perdere contro una squadra che ha fatto un tiro in porta è una circostanza difficile da spiegare”.

Foto di Marco Ferretti

Modificato alle 16:55