Una manifestazione consolidata ed unica nel suo genere, fatta di racconti, tradizioni tramandate e rapporto personale tra espositori e visitatori. Anche quest'anno Fior di cacio, la “due giorni” dedicata al formaggio in tutti i suoi aspetti, ha colto nel segno. “Nonostante il periodo difficile c'è stata molta affluenza, la manifestazione è ormai consolidata, visto che ha 10 anni di vita” commenta Fausto Dominici, sindaco del Comune di Vallo di Nera, che organizza la rassegna dal 2003 con la collaborazione di Pro loco e volontari.
Ben 42 gli espositori di prodotti tipici, principalmente formaggi di ogni genere ed impossibili da trovare altrove, che sabato e domenica hanno riempito angoli e cantine del caratteristico paese della Valnerina, inserito tra i Borghi più belli d'Italia e Bandiera arancione del Touring club italiano. Molto positivo anche per loro il bilancio al termine di Fior di cacio: i numerosi visitatori hanno assaggiato, si sono informati, hanno acquistato. Insomma consumatori sempre più consapevoli, come ha dimostrato anche l'altissima affluenza ai “Mille matrimoni del formaggio”, i due educational dedicati agli abbinamenti tra vari tipi di cacio, marmellate (in particolare quella di uva sagrantino) e vini: oltre 100 sono stati i partecipanti totali ai due appuntamenti guidati dall'esperto Renzo Fantucci.
Esperienza riuscita anche quella dei Sentieri della transumanza a Meggiano, con la dimostrazione della lavorazione della ricotta, che poi i presenti hanno potuto assaggiare abbinata alla pizza appena sfornata. I visitatori sono rimasti incantati pure nel vedere realizzare mozzarella e burrata dal casaro Pasquale detto “il veloce” e stupiti dal loro sapore. Particolarmente apprezzate infine le degustazioni di pecorino ai ferri e di prosciutto. Ma Fior di cacio ha dato anche l'occasione per fare il punto sulle problematiche del settore agroalimentare e zootecnico grazie al contributo portato da docenti dell'Università degli studi di Perugia e dai rappresentanti della Regione Umbria.
Momento clou della giornata conclusiva della manifestazione è stato invece il primo campionato di mastro formaggiaio, ideato dall'Università dei sapori su input di Renzo Fantucci. Gli operatori del settore alimentare sono arrivati numerosi da tutta Italia, grazie anche alla collaborazione della Confcommercio di Perugia e della Fida, federazione italiana dettaglio alimentare. In 28 si sono sfidati nel tagliare ad occhio dei pezzi di formaggio di varie pesature, prima di scoprire dalla bilancia la loro precisione o meno. Ma il campionato ha visto anche altre prove di abilità tecnica, come quelle teoriche e di conoscenza merceologica del prodotto. Tutto quello insomma che chi si trova dietro il banco di vendita della gastronomia di un market dovrebbe essere in grado di offrire ai consumatori. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato Massimo Pontecorvi, di Velletri. Seconda Francesca Bellini, della provincia di Fermo, mentre terzo classificato Mariano D'Aprano di Fiumicino. A premiarli i vertici dell'Università dei sapori, con in testa la presidente, la senatrice Anna Rita Fioroni. “Per noi è un grande orgoglio – ha detto – organizzare una manifestazione come questa, che ha visto come protagonisti i nostri maestri che mostrano la grande esperienza che hanno e tanti giovani che hanno molta passione e che per questo riescono ad essere bravissimi: sono da esempio per tutti”. La senatrice ha anche ricordato come iniziative come Fior di cacio ed il campionato di mastro formaggiaio sono “un modo per far conoscere il nostro territorio”. Ha quindi auspicato la realizzazione di un sistema territoriale per valorizzare l'intera valle, affinché la Valnerina sia non solo fiore all'occhiello dell'Umbria, ma anche dell'intero territorio nazionale.
“Speriamo che la sinergia tra l'Università dei sapori e Fior di cacio sia sempre più stretta da qui in avanti”. Questo l'auspicio del primo cittadino di Vallo, Fausto Dominici, che ringrazia per il loro contributo alla riuscita della manifestazione le tante persone che si sono adoperate per la sua riuscita ed in particolar modo Renzo Fantucci, uno dei motori di Fior di cacio. Ma l'evento che ha animato il borgo della Valnerina nel fine settimana appena trascorso è soltanto l'apripista di una serie di appuntamenti che per tutta l'estate animeranno Vallo di Nera. Per il 24 giugno infatti la Pro loco di Vallo di Nera organizza la festa in onore di San Giovanni Battista, patrono della parrocchia di Vallo. Seguirà, dal 12 al 15 agosto, Festivallo, che torna completamente rinnovato, con le “Notti di Petrone”, un'ambientazione medievale con degustazioni di prodotti tipici nelle varie piazze del borgo. All’interno della rassegna è prevista anche la presentazione del volume di Egildo Spada, “Me apocrifo”. E dopo Ferragosto sarà la volta della Pro loco di Vallo di Nera che organizzerà varie iniziative tra cui l'attesa “Festa della lumaca”.