Film, serie tv, partite: maxi operazione contro lo streaming illegale

Film, serie tv, partite: maxi operazione contro lo streaming illegale

Massimo Sbardella

Film, serie tv, partite: maxi operazione contro lo streaming illegale

Ven, 11/11/2022 - 09:27

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Perquisizioni in varie città italiane da parte della polizia postale, coinvolte 900mila utenze pirata

Film, serie tv, partite e musica, tutto visionato e scaricato in rete illegalmente. Maxi operazione contro lo streaming illegale condotta dalla polizia su tutto il territorio nazionale.

La polizia postale, dalla prima mattinata di venerdì, sta effettuando perquisizioni e sequestri in diverse città italiane nei confronti di persone appartenenti ad un’associazione illegale dedita alla pirateria, di carattere internazionale.

Un’operazione, denominata “Gotha” dagli inquirenti, con la quale si ritiene di aver messo le mani sul 70% dello streaming illegale in Italia, che coinvolge 900mila utenti.

Sono in corso perquisizioni a Palermo, Bologna, Perugia, Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila, Taranto.

In tutto le indagini, coordinate dalla Procura di Catania, hanno portato all’iscrizione di 70 persone nel registro degli indagati.


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Le indagini a Perugia

L’operazione “Gotha” ha visto il coinvolgimento anche del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Perugia che ha eseguito una perquisizione nei confronti di un reseller residente nell’hinterland perugino.

In particolare, il 46enne aveva il compito di provvedere all’acquisizione e gestione della clientela interessata ai prodotti illegali “commercializzati” dall’organizzazione criminale.

Considerata la delicatezza dell’operazione, gli agenti che sono intervenuti hanno finto di essere ufficiali giudiziari incaricati di una notifica di atti, al fine di poter accedere velocemente all’interno dell’abitazione.

Il proprietario di casa è stato così sorpreso dagli operatori, in una stanza trasformata in centrale illegale di streaming, nella quale venivano gestiti e conteggiati i profitti derivanti dagli “abbonamenti”.

Al termine dell’attività il 46enne è stato denunciato in stato di libertà mentre i computer, i telefoni e la strumentazione informatica di ultima generazione, che erano ancora in funzione all’atto della perquisizione, sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della Procura di Catania.

(aggiornamento ore 14.10)

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