Ca. Cer. – E’ destinata a finire nelle aule del tribunale di Spoleto la polemica scoppiata nelle ultime ore al Festival dei 2 Mondi e che ha segnato il divorzio fra la Fondazione e il noto critico Vittorio Sgarbi, responsabile della sezione ‘Arte’ della kermesse menottiana. Una vicenda dai contorni ancora poco chiari di cui Tuttoggi.info aveva dato notizia pubblicando in esclusiva la ‘lettera della discordia’ (quella inviata dalla promoter Arte agli artisti selezionati dal critico) e una intervista a Sgarbi (clicca qui). Di questo pomeriggio la clamorosa svolta: Sgarbi (in una foto d’archivio di I. Trabalza) ha annunciato di voler denunciare sia il presidente della Fondazione Giorgio Ferrara, sia il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. «Stupito dell’incomprensibile comunicato del sindaco e del presidente del Festival, seppur con rammarico, mi vedo costretto a denunciare Daniele Benedetti, Giorgio Ferrara e l’Agenzia Promoter, per avere abusato del mio nome per evidenti scopi pubblicitari. Infatti, non ho avuto incarico né alcun rapporto di dipendenza con il Festival di Spoleto né con il sindaco della città, così come non ho presentato alcun progetto per la 55ª edizione”. Comincia così il comunicato battuto dall’ufficio stampa di Sgarbi. Poi l’affondo: “Ho svolto, in passato, per amicizia e beneficienza, un’attività di assistenza a un festival da tempo morto, che mi ha pregato di realizzare mostre senza alcun finanziamento e senza alcun compenso. Vedo oggi ripagata questa generosità con un “licenziamento” che non ha fondamento in assenza di qualunque rapporto formale e non amicale con il Festival. Io non ho avuto né incarichi né consulenze. E prima di proporre qualunque progetto, ho tentato di verificare le condizioni di fattibilità, verificando insieme al presidente Ferrara la decisione unilaterale del Comune di realizzare la mostra che io avevo suggerito, per coerenza logica, alla dirigenza del Festival. E avendo preso atto che la disponibilità del 20% del finanziamento della Banca Popolare di Spoleto per le mostre d’arte, come dichiarato dal presidente D’Attanasio, era venuta meno perché assorbita inspiegabilmente dalle altre sezioni del festival. Pertanto, non avendo alcun collegamento formale con il Festival, ritengo gravemente lesivo il comunicato del sindaco di Spoleto e del presidente del Festival, che non potranno in alcun modo dimostrare di avermi affidato alcun incarico o di aver ricevuto alcuna proposta. Sbigottito, querelerò entrambi». Il Festival dunque pare costretto a tornare in Tribunale dopo le dolorose vicende di Mediavip e quella ancora in corso con la Etheria Consulting.
Asti a rischio – ma a preoccupare in queste ore il presidente e direttore artistico è l’ipotesi che lo spettacolo di Adriana Asti (La Voce umana, Il bell’indifferente al Teatro Caio Melisso) venga annullato. La famosa attrice, come si ricorderà, mercoledì scorso era stata vittima di una caduta lungo via Brignone che l’aveva costretta a farsi ricoverare presso una clinica romana dove l’attrice si trova ancora ricoverata. Un incidente che, nonostante le buone condizioni di salute della Asti, potrebbe compromettere lo spettacolo. La notizia non trova al momento conferme ufficiali da parte del Festival: “non so nulla di questa ipotesi – ci dice il capo ufficio stampa Marco Guerini -, confermo invece che la signora Asti domani mattina sarà sottoposta ad una ulteriore visita medica da parte del professor Denaro e solo allora sapremo il da farsi”.
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