Oggi pomeriggio conferenza stampa del Consigliere Wolfgang Bernelli, sulla questione della mancata consegna ai consiglieri di centrodestra dei documenti contabili e amministrativi della Fondazione Festival e delle recenti vicende accadute nell'ultimo consiglio comunale nel quale si è consumato uno strappo lacerante non soltanto tra maggioranza e minoranza, ma anche all'interno delle stesse file del Pdl dove il voto difforme sulla mozione di sfiducia nei confronti del doppio ruolo di Giorgio Ferrara nella Fondazione, ha visto appunto protagonista Wolfgang Bernelli. Il Consigliere non smentisce la sua fama di amministratore preciso, informato, ma sopratutto “di carattere”.
Dopo un breve riepilogo sulla vicenda della richiesta di accesso agli atti presentata dal Consigliere alla fine di Giugno, ed ancora inevasa, Bernelli “scandisce” alla stampa ciò che è disposto a fare in extrema ratio, ” Difronte all'impossibilità di svolgere il mio compito di amministratore ho deciso che andrò a dimettermi davanti al Prefetto. Inoltre se necessario posso sempre presentarmi presso gli uffici competenti e chiedere di visionare gli atti subito. E' nel mio diritto e se ciò mi sarà di nuovo impedito chiamerò i Carabinieri e poi vedremo…”. Insomma un vero ultimatum come ogni buon combattente sa impartire al nemico in guerra. E tanto per non farsi mancare nulla, circa il campo di battaglia, un Bernelli visibilmente infastidito, denuncia una sorta di accanimento all'interno del suo stesso partito per la sua recente scelta di votare a favore della mozione di sfiducia a Giorgio Ferrara, e senza tante smancerie politiche indica nel Capogruppo Petrini colui che, pubblicamente sui giornali, lo taccia di scelte politicamente criticabili. Sull'argomento Bernelli è decisamente sensibile, ed il consigliere spiega bene che per lui la scelta politica significa anche poterla pensare in modo difforme anche nell'ambito del suo partito. Un argomento questo nel Pdl, che sembra ultimamente far alzare le antenne dell'autodifesa.
” La mia scelta di voto in Consiglio comunale è anche in linea non soltanto con i colleghi del centrodestra di Lista Rinnovamento e del Gruppo Misto, ma anche con il pronunciamento del Consigliere Provinciale Giampiero Panfili che anzi ha scritto proprio oggi una nota molto dura sull'argomento e che vi vorrei dare in visione”.
Effetivamente Panfili, sostiene inplicitamente la scelta di Bernelli e non ci va leggero con l'Amministrazione dando del fazioso e dello scorretto al Sindaco per la famosa lettera del Ministero letta in consiglio.
Ecco il testo della nota di Panfili:
“Sulla polemica relativa alla gestione del Festival di Spoleto, riportata sulle pagine della stampa locale, è intervenuta anche una nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella quale si chiede una verifica della situazione, letta direttamente dal Sindaco in seno al Consiglio Comunale. Il sottoscritto, in qualità di Consigliere Provinciale del PDL e Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, ha presentato nel Giugno 2010 una Mozione con la quale evidenziava l'esigenza di formalizzare la richiesta di dimissioni del Presidente della Fondazione Festival a causa dell'incompatibilità tra la Presidenza e la Direzione artistica dell'Evento. Documenti sullo stesso tenore sono anche stati presentati presso il Comune e la Regione. La polemica nasce in seguito alla condanna al risarcimento inflitta alla Fondazione a causa dell'ingiustificato recesso contrattuale ai danni della Media Vip spa. Chiaramente la questione non riguarda minimamente l'aspetto artistico del Festival, che anzi dimostra di essere ancora valido e di inserirsi a pieno titolo tra gli eventi culturali di rilevanza internazionale, seppur nel corso degli anni si registra un radicale cambiamento di rotta rispetto alle prime edizioni. Il Ministero delle Attività Culturali ha legittimamente chiesto al Sindaco una verifica al fine di comprendere al meglio la situazione. Il Sindaco ha ritenuto opportuno riportare la nota ministeriale immediatamente prima del voto sul documento lasciando intendere che, l'esito della votazione, avrebbe inciso sulle scelte di finanziamento pubblico. Un comportamento evidentemente fazioso e scorretto teso a minare il sereno confronto sul tema tanto da ottenere il respingimento dello stesso documento ed il permanere della situazione di incompatibilità.”
Bernelli dunque non ci sta a farsi dare del “Pierino” politico dal suo Capogruppo al punto che in chiusura della Conferenza stampa dice chiaramente ” Sulla onestà della mia scelta sono pronto a lottare fino in fondo anche se questo dovesse significare rimettere in discussione il ruolo del capogruppo all'interno del partito”.
“Chissà che a qualcuno, uso imitazione dello psicodramma nazionale nel partito, non venga in mente di convocare anche a Spoleto i probiviri”. Quando Tuttoggi accenna la cosa al Consigliere Bernelli, novello Fabio Granata, l'ipotesi provoca un sorriso sornione nel politico pidiellino, che senza indugi chiude la conferenza e saluta tutti.
(Carlo Vantaggioli)
