Festival a Perugia, cade anche il Photo Fest | Le altre "vittime" - Tuttoggi.info

Festival a Perugia, cade anche il Photo Fest | Le altre “vittime”

Alessia Chiriatti

Festival a Perugia, cade anche il Photo Fest | Le altre “vittime”

Vincono le calzamaglie su cinema, fotografia e musica
Mer, 08/07/2015 - 08:23

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Un altro festival a Perugia cade sotto alla scure di un maquillage tutto nuovo dell’assessorato alla cultura di Teresa Severini: si tratta del Photo Fest del direttore Antonello Turchetti, che quest’anno non si farà. Dall’organizzazione si parla di ritardi e disguidi: ” Da novembre siamo rimbalzati come trottole impazzite tra appuntamenti disattesi, assicurazioni, promesse, segreterie filtro, porte sbarrate e mail misteriosamente scomparse”. Il risultato è che comunque Perugia perde, almeno per quest’anno, il Festival di respiro internazionale sulla fotografia. E’ invece salda la triade composta da Festival del Giornalismo, Umbria Jazz ed Eurochocolate, che si confermano i tre eventi principali dell’acropoli.

Ma il Photo Fest purtroppo non è solo. Tutto comincia lo scorso agosto, con il consueto concerto della rassegna estiva di Farenight, che “salta”, o quantomeno migra da Piazza IV Novembre in varie zone della città. Qualcuno a giustificazione dice che il palco di fronte al Duomo avrebbe deturpato la vista del monumento.

Concerto di San Lorenzo a Perugia / La risposta di Severini

Nelle determine dirigenziali dell’ultimo anno compaiono poi i finanziamenti e gli accordi per altri eventi in città: prendendone una per tutte (quella del 4 maggio scorso sulle Attività Culturali), si legge che in base al Documento Unico di Programmazione 2014/2019, e al bilancio di previsione 2014/2016, si provvede alla realizzazione di “progetti di valorizzazione dell’offerta turistica, finanziati con risorse esterne con i seguenti progetti in corso: Perugia rurale: valorizzazione dei paesaggi del contado“. Tra gli eventi finanziati, dunque, quelle di Vivi Umbria, dell’Associazione culturale Monti del Tezio, dell’Ecomuseo del Tevere, della Pro loco di Pila e di quella di Capanne, del Ce.S.A.R. (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale), per un impegno totale di 9.650 euro. Altro evento promosso e salvaguardato è l'”Umbria che spacca”, per la cui realizzazione, si legge su un’altra determinazione dirigenziale, “è stata assegnata la risorsa di € 20.000,00 rientrante nell’ambito del finanziamento per Capitale Italiana della Cultura“.

Gioie e dolori – Il Photo Fest, dunque, purtroppo non si farà: “non sarà possibile coronare il nostro impegno per la quarta edizione. Pensavamo che con l’edizione 2014 “Resisto”, portata a termine con enormi difficoltà, mille complicazioni e inauditi trabocchetti, avessimo raggiunto obiettivi importanti“, dicono dall’organizzazione.
A Perugia, con l’ultima edizione del festival, a novembre (periodo non certo roseo per il turismo in città) erano arrivate 2.600 presenze da 14 paesi del mondo, stando alle dichiarazioni degli organizzatori. A livello europeo, il Photo Fest è anche stato premiato del riconoscimento di EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe), unico festival di fotografia italiano riconosciuto dalla commissione europea per meriti di valenza culturale, locale, nazionale e internazionale. Riconoscimento che “pensavamo – dice il direttore – ci avrebbe riscattato da quell’inaudita non-menzione nella lista delle iniziative promosse e foraggiate in occasione della corsa perugina a capitale europea della cultura”.
Il PSPF – continua Turchetti – in pochissimo tempo ha creato una rete internazionale importante, attiva e reale. Ha favorito incontri, creato un terreno comune là dove vi era lacuna, permesso la promozione di un nuovo concetto di fotografia: la fotografia terapeutica e sociale, ha generato nuove e importanti progettualità a livello nazionale, europeo e internazionale. E’ andata come è andata e ce ne dispiace profondamente, umilmente chiediamo scusa ai nostri sostenitori e agli impegni già presi con i tanti operatori nazionali e internazionali disattesi. Nonostante tutto ci rifiutiamo di credere che le parole territorio, eccellenza, cultura, siano vuoti latrati di convenienza, termini svuotati del loro significato. Non siamo avvezzi a tutto questo, noi vorremmo solo pensare al nostro Perugia Social Photo Fest che laconicamente è già pronto”.

Le altre “vittime” – Ma il Photo Fest, come si ricorderà, non è il solo festival a cui Perugia ha dovuto rinunciare: si allunga la lista, dopo il Rabbit Fest, il Retrò Film Festival (ad “aiutare” quest’ultimo c’era stato il bando Forme Creative), Corpi Uscenti, la Sagra del Cinema. Tutte manifestazioni che, nate durante le precedenti amministrazioni di centro sinistra, hanno visto a loro modo il capolinea.

Musica e calzamaglie – A Perugia si attende ora la rievocazione storica intitolata “Il Grifo e il Leone”, che dovrebbe mettere in rappresentazione la Perugia del 1400 con la presenza di 250 figuranti, in un periodo non bene definito (forse novembre, o forse giugno 2016). A strizzare l’occhio all’evento storico, è la stessa assessore alla cultura Teresa Severini, su proposta dell’associazione Acropolis di David Orsini Andrea, candidato nelle fila del centro destra alle ultime elezioni comunali perugine, nella lista “Romizi Sindaco, Progetto Perugia”. Notizia ormai nota da aprile, che torna nel dibattito dei salotti perugini ogni qual volta all’ombra del Grifo si parli dell’organizzazione di eventi culturali. Per la realizzazione del Palio storico, si vocifera anche di un minimo contributo comunale e regionale, con la maggior parte del denaro messo in campo per la prima edizione grazie alla partecipazione di sponsor privati e di un crowdfunding.

Grande attesa, infine, per l’arrivo del famoso milione di euro, che arriverà nelle casse del Comune di Perugia grazie alla sua elezione a Capitale Italiana della Cultura per il 2015. A rinforzo di questa attesa pioggia di gettoni per attività culturali, Palazzo dei Priori ha già approvato, olte che impegnato fondi su alcuni eventi come già sopra ricordato, anche per la campagna di comunicazione, che comporterà una spesa di 24.400 euro. Resta ora capire quali siano le mosse future dell’amministrazione perugina, proprio a fronte del ruolo di Capitale Italiana, per “l’impegno profuso e l’impegno messo in campo” per rivalutare la città.

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