E’ solo di 2 giorni fa la sentenza che ha riconosciuto l’adozione di una bimba ad una coppia lesbica, dove una delle donne è madre naturale della piccola. Una sentenza per certi versi storica, accolta con grande entusiasmo dalle associazioni lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). Tra queste c’è senz’altro Omphalos Arcigay Arcilesbica che oggi, appena 48 ore dopo l’euforia per la decisione del Tribunale per Minori di Roma, lancia una clamorosa invettiva contro la “Festa della famiglia naturale”, istituita con un’apposita mozione dal consiglio comunale di Assisi, definendola “vergognosa” e “marcatamente omofobica”. Ecco la nota:
Omphalos Arcigay Arcilesbica apprende che il Consiglio Comunale di Assisi ha approvato venerdì una mozione marcatamente omofobica per l’istituzione della festa della “Famiglia Naturale”, quella cioè fondata unicamente sul matrimonio tra uomo e donna.
«Una mozione e una festa vergognosa, che distingue tra bambini di serie A, cioè quelli con due genitori eterosessuali, e bambini di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali – commenta Emidio Albertini, Co-Presidente di Omphalos Arcigay Arcilesbica – Con questa mozione la città di Assisi torna indietro di 100 anni ed è inaccettabile che nel 2014, in Umbria venga approvato un documento ufficiale dichiaratamente ostile alle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).»
Le argomentazioni presentate a sostegno di questa mozione dichiarano a parole di non essere contro le persone omosessuali, ma nei fatti chiedono al governo nazionale di disconoscere interventi di lotta all’omofobia e propongono un indottrinamento pericolosissimo per giovani e cittadini. Questa mozione propone degli interventi nelle scuole che hanno lo scopo neanche tanto nascosto di frenare programmi finalizzati all’inclusione sociale, che si inseriscono in azioni strutturali caldeggiate da tutti gli organismi internazionali e che includono interventi di lotta alle discriminazioni e rimozione dello stigma associato ad ogni diversità sessuale, di genere, culturale e religiosa.
«Ci chiediamo se il Consiglio Comunale di Assisi sia cosciente delle falsità riportate nel testo della mozione che ha approvato – conclude Patrizia Stefani, Co-Presidente di Omphalos – Falsità che sono il frutto di una campagna sistematica d’odio verso le persone omosessuali, condotta da associazioni integraliste ben camuffate e pronte a tutto.»
Omphalos Arcigay Arcilesbica nel dichiararsi fortemente contraria a simili iniziative politiche, che risultano essere il frutto di gravi ingerenze da parte delle frange estreme del movimento delle destre cattoliche, chiede a gran voce che la mozione omofobica venga ritirata e che la politica ritrovi la via dell’apertura alle minoranze.