Festa di San Benedetto, "possa questa città essere un faro di speranza" - Tuttoggi.info

Festa di San Benedetto, “possa questa città essere un faro di speranza”

Sara Fratepietro

Festa di San Benedetto, “possa questa città essere un faro di speranza”

Gio, 21/03/2024 - 17:00

Condividi su:


Norcia ha celebrato il patrono San Benedetto, messa in piazza con il vescovo emerito Cancian. Tesei: "Speranza che nel mondo vincano la pace, il lavoro, la solidarietà"

Norcia ha celebrato con il solenne pontificale in piazza San Benedetto il suo patrono e patrono principale d’Europa. A presiedere la celebrazione eucaristica è stato il vescovo emerito di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian, che nell’omelia ha ripercorso il triplice messaggio offerto da San Benedetto.

“L’uomo, ogni uomo che voglia vivere bene, – ha detto il presule – ha bisogno di mettersi in ricerca della vera sapienza (homo sapiens), anzi dovrebbe semplicemente lasciarsi trovare dalla Sapienza, da ciò che è vero, nobile, giusto. Benedetto dopo la sua esperienza mondana a Roma capisce che quel tipo di vita era superficiale, banale, non soddisfacente. Per questo decide di ritirarsi nella solitudine per riflettere e pregare. E nel Vangelo trova La Sapienza di Gesù che dava non solo un senso più profondo alla sua vita (conversione), ma anche una nuova visione del cruciale momento storico.Pian piano, proprio con l’opera di San Benedetto, inizia una nuova epoca storica di integrazione religiosa e culturale che durerà per secoli.  Nel suo percorso umano e spirituale attraverso varie esperienze di solitudine e di vita monastica, Benedetto mette a punto i fondamenti di questa nuova era illuminata dalla sua sapienza che nella Regola benedettina contiene il meglio della tradizione monastica orientale interpretata con la saggezza romana.

festa san benedetto 2024
festa san benedetto 2024
festa san benedetto 2024

“Benedetto – ha aggiunto monsignor Cancian – nel suo ritiro spirituale fa importanti scoperte. Anzitutto il primato di Dio. Dice Gesù: “Chiunque avrà lasciato case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli, campi per il mio nome, riceverà 100 volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”. San Benedetto ha sperimentato questo centuplo evangelico promesso dopo aver rinunciato alla gloria umana; in mezzo alle gioie e alle tribolazioni ha testimoniato al mondo una inimmaginabile fecondità: innumerevoli persone e comunità si sono ispirate e continuano a ispirarsi a lui”. Ritrovando il primato di Dio nel mondo decadente del suo tempo – ha quindi aggiunto il celebrante nell’omelia – Benedetto ha fatto rifiorire una Chiesa nuova e un mondo nuovo. Possa accadere qualcosa di simile anche per l’umanità di oggi tanto violenta e disorientata. Sul suo esempio possa rinascere quella Speranza di cui vi è immenso bisogno perché senza Lui si è ancora più tentati dalla rassegnazione e dalla disperazione, come si legge nel volto di non pochi fratelli e sorelle dinanzi alle molteplici tragedie in atto con le guerre tra i popoli e con le relazioni quotidiane nelle famiglie e dintorni. In ogni caso è evidente il clima di decadenza culturale, politica, civile e morale del nostro mondo. Davvero ispirato Papa Francesco nell’intitolare il prossimo grande evento 2025: “Giubileo della Speranza”. Benedetto è descritto dal Prefazio come: “Fulgida guida di popoli alla luce del Vangelo”.

Insieme al primato di Dio, Benedetto scopre una nuova antropologia che costituirà per secoli la base culturale dell’Europa. San Paolo VI dichiara San Benedetto “patrono principale dell’Europa” perché “pacis nuntius” (messaggero di pace) ed “effector unitatis” (costruttore di unità). L’uomo diventa così artigiano di unità e di pace, nella verità e nell’amore, in armonia con se stesso, con gli altri, con il creato e attraverso “la cultura del dialogo” e del rispetto edifica un mondo più giusto e umano. Benedetto chiede di “onorare tutti gli uomini” perché in ogni essere umano vi è Cristo che col suo comandamento dell’amore porta all’inclusione, cioè all’accoglienza di tutti, a cominciare dai più bisognosi: l’ospite, il forestiero, l’ultimo, il malato, il pellegrino… e con ciò si costruisce la fraternità universale”.

Monsignor Cancian ha poi osservato che “l’umanesimo benedettino che ha segnato profondamente l’ethos europeo ha qualcosa da dire al post-umanesimo attuale che rischia l’involuzione, senza i riferimenti essenziali scoperti da Benedetto”.

Quindi l’augurio: “La nostra Chiesa sinodale che si propone oggi lo stile della prossimità, della partecipazione e delle relazioni aperte e autentiche può attingere alla Regola benedettina e favorire il sorgere di quella minoranza creativa e profetica che vive il Vangelo e mette Dio al centro, portando ad una nuova evangelizzazione. Comunità cristiane che superano l’individualismo e il narcisismo, l’accontentarsi di pratiche religiose e tradizioni, la riduzione del Vangelo al facile compromesso e al ribasso, alla ripetizione di riti o alla privatizzazione della fede. In questa bellissima solennità di San Benedetto, ormai alla vigilia della Pasqua 2024, ci auguriamo che la ricostruzione della città devastata dal terremoto arrivi velocemente alla conclusione. Possa risorgere più luminosa nella sua bellezza artistica, ma anche culturale ed ecclesiale sulle orme indelebili dello spirito benedettino che ha segnato Norcia. Possa essere questa città un faro di speranza per il sorgere di un nuovo umanesimo evangelico ispirato a San Benedetto, patrono d’Europa e dell’Archidiocesi!”.

A prendere parte alla conclusione delle celebrazioni benedettine, che mercoledì sera hanno visto il ritorno a Norcia della Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una accolta dal vicesindaco facente funzione Giuliano Boccanera, c’era anche la presidente della Regione Donatella Tesei. “In questo periodo storico caratterizzato da conflitti e divisioni – ha detto la governatrice – San Benedetto rimane una figura di ispirazione per milioni di persone. La sua dedizione alla preghiera, al lavoro, alla disciplina e alla carità è un modello che va a rafforzare una visione di unità e solidarietà europea”. “In questo ambito – ha proseguito Tesei – i lavori alla Basilica di San Benedetto rappresentano un momento storico e spirituale di straordinaria importanza perché sono l’emblema della capacità che ha questa comunità di non abbattersi davanti alle avversità ma, con perseveranza e determinazione, tornare a rialzarsi fiduciosa nel futuro. È la speranza – ha concluso Tesei – che anche nel mondo, a partire dall’Europa, vincano la pace, il lavoro e la solidarietà.

Articoli correlati


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!