La delicata fase della ripartenza di tutti gli asset culturali e turistici dopo l’emergenza Covid-19, ad Orvieto vede protagonista anche l’Opera del Duomo che, dopo il periodo di chiusura forzata e dopo la prima messa celebrata con il concorso dei fedeli nel giorno del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II che, di fatto, ha segnato la riapertura della Cattedrale rimasta aperta fino ad ora per la preghiera individuale, annuncia l’apertura del celebre monumento per lo svolgimento della liturgia comunitaria e le visite a partire da Lunedì 25 maggio con orario 9:30 / 18:00.
Nell’accesso dovranno essere rispettate tutte le misure di prevenzione richieste dalla normativa anticontagio stabilita dai decreti del Governo, ovvero: sanificazione continua degli ambienti, ingresso contingentato dei visitatori che dovranno indossare la mascherina e che saranno sottoposti a misurazione della temperatura a mezzo di termo-scanner e potranno usufruire di gel disinfettante.
Lo annuncia in una nota la stessa Opera del Duomo sottolineando che “il complesso percorso della ripresa richiede, come noto, provvedimenti di sicurezza volti a tutelare la salute pubblica e consentire così continuità alla graduale ripartenza, cui contribuirà senza dubbio anche la responsabilità individuale. Ma il percorso è ormai avviato e prevede ora ulteriori tappe volte al recupero di una fruizione anche culturale e turistica del monumento più vicina possibile alla normalità” ed affermando la “piena consapevolezza che questo è un passaggio determinante per la ripresa del flusso turistico di Orvieto e per il rilancio economico della Città e della Regione” passaggio che l’Ente cittadino “si accinge ad affrontare con l’impegno di tutte le proprie competenze e risorse”.
Dopo il Duomo, il secondo obiettivo importante sarà la riattivazione del circuito museale del MODO, pronto a riaprire al pubblico il prossimo Lunedì 1° giugno sempre con orario 9:30 / 18:00, dopo un’accurata manutenzione delle opere d’arte della raccolta e con un attento adeguamento alle misure di prevenzione sanitaria.
“L’apertura – precisa l’Opera del Duomo – è rivolta in primo luogo alla comunità orvietana affinché possa riappropriarsi delle meraviglie che la Cattedrale e il suo Museo – aperti gratuitamente a tutti i residenti della Diocesi – possono offrire in questo momento di grave difficoltà, come segno di condivisione e speranza”.
Da ultimo, nella prospettiva della ripresa degli scambi interregionali a partire dal 3 giugno, l’Opera del Duomo auspica che si torni a un’ampia circolazione di visitatori dal territorio nazionale e gradualmente anche dall’Europa del trattato di Schengen. “E’ questa l’attesa ‘ripartenza’ – si sottolinea – che potrà dare valore al grande impegno sostenuto non solo dall’Opera del Duomo ma dalla Città intera ed essere trainante nei confronti di tutte le realtà interessate e coinvolte nei servizi legati al settore turismo”.