Ex ospedale, 23 anni dopo | Caso in Commissione Sanità, prossima audizione nei pressi della struttura - Tuttoggi.info

Ex ospedale, 23 anni dopo | Caso in Commissione Sanità, prossima audizione nei pressi della struttura

Davide Baccarini

Ex ospedale, 23 anni dopo | Caso in Commissione Sanità, prossima audizione nei pressi della struttura

Ven, 29/09/2023 - 09:52

Condividi su:


Ascoltati anche i rappresentanti sindacali che nel 2021 avevano presentato una petizione di 3000 firme per utilizzare parte della struttura come Casa della Salute | L'assessore regionale Agabiti verrà a Città di Castello

L’ex ospedale di Città di Castello è tornato al centro della Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

L’organismo consiliare ha ascoltato ieri (28 settembre) – su richiesta di Michele Bettarelli (Pd) – i rappresentanti dei sindacati che nel 2021 avevano presentato una petizione sul recupero della struttura. Al termine dell’incontro è stato deciso di fissare una nuova audizione, con l’assessore regionale al Patrimonio Paola Agabiti, proprio nei pressi dell’immobile abbandonato.

Sono ormai 23 anni che questo enorme edificio è inutilizzato e – ha detto Bettarelli poteva essere reinserito nel patrimonio sanitario, se questo avesse consentito di attivare risorse del Pnrr. Tre procedure di gara per l’alienazione sono andate deserte, nonostante la disponibilità del Comune a modificarne la destinazione d’uso. Oltre ai 3,5 milioni del Lascito Mariani c’erano i fondi post sisma e altri risparmi per un totale di quasi 10 milioni, peraltro non sufficienti, che nel 2017 erano disponibili. Ad oggi le risorse post sisma sono tornate a bilancio, finalizzate alla sistemazione del tetto. La sede della Casa di comunità in via Vasari non è certo una soluzione ottimale ma la Regione non ha offerto altre possibilità al Comune, pena la perdita dei finanziamenti”.

I rappresentanti sindacali hanno criticato la Regione per i due anni trascorsi dal deposito delle 3000 firme. “La petizione – è stato spiegato – non mira ad attaccare la Giunta regionale ma a recuperare una struttura strategica, utilizzandone una parte per dotare la città di una Casa della salute, che risponderebbe alle esigenze degli abitanti del centro storico”. Prospettiva quest’ultima che sembra però essersi allontanata con la realizzazione della Casa della salute in via Vasari, sulla quale sono state espresse molte perplessità.

L’assessore alla sanità Luca Coletto, ha spiegato che “il problema dell’ex ospedale viene da lontano. È stato portato da molto tempo fuori dal patrimonio della sanità, per la quale il Pnrr destinava fondi definendo le strade da percorrere, ossia ristrutturando alcuni immobili. Non rientrandoci più l’ex ospedale non poteva essere ristrutturato con quelle risorse. Il vincolo sanitario poteva essere rimesso ma l’intervento sarebbe costato almeno 30 milioni mentre il Ministero ne ha assegnati 41 in totale per una serie di interventi su ospedali di comunità, centrali operative ed altro. Anche volendo i fondi non sarebbero bastati quindi per intervenire su quella struttura entro il 2026, termine ultimo per la fine dei lavori. Noi abbiamo ereditato questo problema con fondi che non sono stati investiti”.

Nel 2015 venne tolto il vincolo sanitario all’ex ospedale perché quella destinazione impediva di sfruttarne le potenzialità – ha sottolineato Fabio Paparelli (Pd) – Successivamente è stata affidata a Sviluppumbria la ricerca di un partner privato per la riqualificazione ma la procedura si è bloccata. L’ex ospedale poteva però essere rimesso nel patrimonio sanitario con una semplice delibera, potendo così utilizzare fondi Pnrr. I 10 milioni resi disponibili avrebbero permesso di agevolare l’opera di ripristino anche nell’ottica di un project financing, come viene ipotizzato per l’ospedale di Terni”.

Siamo di fronte ad un danno erariale enorme – ha concluso Valerio Mancini (Lega) – C’erano due imprenditori che avrebbero voluto acquistarlo ma non hanno potuto per via del vincolo sanitario. Esso può essere tolto e messo e quindi non può essere considerato un ostacolo insormontabile. Non condivido l’idea della Casa della salute di via Vasari perché questa poteva essere l’occasione per recuperare l’ex ospedale ridando vita ad una parte di città. Il Lascito Mariani, i fondi del sisma e quelli del Pnrr non sarebbero bastati ma avrebbero permesso di iniziare l’opera. Sono stati destinati 6 milioni all’ex Calai di Gualdo Tadino e zero euro a Città di Castello, che ora deve ricevere altrettanti fondi. Questo territorio deve ricevere finalmente la giusta considerazione. Altrimenti dovremo prenderne atto politicamente”.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!