Le modalità costruttive ed i materiali utilizzati per la struttura davanti a Porta Romana, a Norcia, erano a norma o no? E’ a questo quesito che dovrà rispondere l’ingegner Nicola Augenti, il consulente incaricato dalla Procura di Spoleto di effettuare gli accertamenti tecnici irripetibili sull’edificio che dal 24 agosto al 30 ottobre ha ospitato il Coc di Norcia, la ‘sala operativa’ comunale per affrontare l’emergenza sismica, ma anche numerosi sfollati, oltre che forze dell’ordine, Regione e protezione civile. Prima che si verificasse un crollo all’interno con la scossa di terremoto proprio del 30 ottobre; un miracolo che non ci siano stati feriti. Una struttura finita sotto sequestro – come rivelato in anteprima da Tuttoggi.info una settimana fa – nell’ambito di una inchiesta della procura spoletina per ipotesi di reato tra cui il crollo doloso che vede 11 persone indagate a vario titolo.
Domattina, quindi, sono in programma gli accertamenti tecnici irripetibili alla presenza anche dei consulenti di parte. Nel mirino ci sarà la consistenza della struttura, realizzata con i fondi del Giubileo e completata nel 2000. E proprio i tecnici pubblici e privati che si sono occupati dell’opera, ma anche il collaudatore ed il sindaco che ne fu il promotore, Giampietro Angelini (in carica fino al 1999), sono finiti al centro dell’inchiesta. Era stato proprio l’ingegner Augenti, nominato dalla Procura nei mesi scorsi nell’ambito dell’inchiesta aperta subito dopo il collasso interno di parte dell’immobile, ad evidenziare, dopo alcuni sopralluoghi in loco, “l’assoluta urgenza di procedere ad accertamenti anche non ripetibili con prove distruttive, atte a valutare la consistenza e la regolarità dei materiali impiegati”. Proprio la necessità degli accertamenti tecnici irripetibili ha portato gli inquirenti ad iscrivere nel registro degli indagati 11 persone, a loro garanzia, in modo da consentire loro di nominare tecnici di parte per partecipare alle prove in questione sui materiali usati sull’ex Coc.
Le polemiche sulla struttura, però, vengono da lontano. Ideata come info point e realizzata con i fondi del Giubileo del 2000, in realtà ha riscontrato nel corso degli anni vari problemi. Tanto che anche i gestori del pub di Porta Romana in passato avrebbero segnalato più volte situazioni che non andavano. Non solo: prima del terremoto lo stabile dell’ex Coc era finito al centro di un esposto per altri motivi. A presentarlo, nel dicembre 2015, era stato un ristoratore locale. Nel mirino c’era la sicurezza dell’edificio e l’utilizzo dei locali in particolare per una festa di Capodanno, ma anche aspetti tecnici della struttura.
A fare chiarezza comunque sui motivi del collasso parziale della struttura di Porta Romana in seguito alla scossa di terremoto di 6.5 gradi del 30 ottobre 2016 a Norcia sarà il professor Nicola Augenti. Non è la prima volta che la Procura di Spoleto si affida all’esperto per fare chiarezza su un crollo: nel 2010 era stato lui ad occuparsi di quello avvenuto alla chiesa di San Giacomo a Spoleto durante i lavori di messa in sicurezza antisismica dopo il terremoto del 1997. Ma Augenti si è occupato anche dei crolli a Pompei, del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia e di moltissimi importanti casi.