Enrico Melasecche, capogruppo Udc, lancia la volata alle amministrative di Terni, chiamando a raccolta tutte le forze anti Pd che sono scese in campo per strappare Palazzo Spada alla sinistra.
Melasecche critica i soliti noti del piddì, esprimendo simpatia per il 'rottamatore' Renzi: “A Roma o se si preferisce a Firenze la
rottamazione ha portato una ventata di novità e, piaccia o meno, di simpatia, nel metodo, nelle idee, nelle facce, mentre qui a Terni il cerchio magico tenta di perpetrare se stesso all'infinito a tutela di appalti consolidati e di rendite di posizione ben note”. Melasecche ne ha per tutti e non risparmia di certo l'opposizione, con coerenza, questo va riconosciuto, nel corso della suo mandato politico, colpevole di immobilismo e di non essere mai stata in grado di mettere in difficoltà un 'debole' Di Girolamo: “Cosa sta accadendo? Forza Italia, il partito di maggioranza numerica, che ha la responsabilità di farsi carico di rompere l'incantesimo che vede Terni assopita in questa sorta di maleficio che la condanna al declino, ha il dovere di tentare di favorire una coalizione, la più ampia possibile, l'unica che può condurre una battaglia vincente per dare a Terni un'amministrazione nuova, fresca, coraggiosa. Sembra invece ad oggi prevalere anche qui una sorta di chiusura legata a tattiche interne in vista dell'unico posto da consigliere regionale che sarà disponibile e la vicenda Guardalben (che si ha ritirato la sua candidatura a sindaco, ndr)”.
L'appello – Melasecche chiama a raccolta tutte le forze politiche, strizzando l'occhio alle liste civiche, per creare una grande coalizione: “In questo quadro tutti coloro quindi che fino ad oggi hanno espresso la volontà di
candidarsi, piuttosto che andare avanti in un dialogo fra sordi, dovrebbero fare un passo indietro, aprire un ragionamento per privilegiare l'interesse generale
rispetto ad un certo egoismo personale o di partito. Continuare in questo gioco del cerino è deleterio sia per gli interessati che per la città condannata
all'immobilismo”.
Sul M5S – “Il Movimento 5 Stelle, nonostante un risultato alle ultime politiche lusinghiero e nonostante la presenza di giovani impegnati non sembra purtroppo in grado di esprimere oggi una forza alternativa al sistema della Ditta Di Girolamo & C”.
Questa forse è una valutazione politica data con troppa fretta. La candidatura di Angelica Trenta sembra invece essere molto gradita ai ternani, supportata da uno staff di giovani competenti che stanno riscuotendo, giorno dopo giorno, apprezzamenti e interesse.
Sulle liste civiche – “Una certa società civile sembra stia a guardare e piuttosto che impegnarsi nell'avventura della democrazia sembra, in molte sue componenti, attendere fatalisticamente di ammiccare con il vincitore”.
Questa invece è una valutazione condivisibile. Molte delle liste civiche sono nate già vecchie. Invece di presentarsi con la freschezza delle idee e di nomi, si sono strutturate come i vecchi partiti che, nella sostanza, dovrebbero sostituire, cercando di scambiare appoggi politici con 'posti' assicurati in caso di vittoria. L'unica vera novità nel panorama delle liste civiche, sembra essere “Il Cammello” di Franco Todini, al quale anche la destra guarda con simpatia.

“L'appello che mi permetto di fare, non da oggi – conclude Melasecche – a tutti coloro che hanno a cuore veramente le sorti della città, dopo un quinquennio al governo della città e ben tre lustri di opposizione seria e tenace,è quello di trovare un momento di riflessione comune, da destra, al centro fino a quelle componenti della stessa sinistra che vorrebbero un cambio deciso di marcia.
Mai come in questa occasione, possiamo ben dire: “o si fa Terni o si muore!”