Se nel centrosinistra i partiti in questa fase sembrano aver fatto un passo indietro, mandando avanti il candidato sindaco Giuliano Giubilei in attesa di comprendere il modo migliore per sostenerlo senza correre il rischio di appesantirlo con vecchie zavorre, nel centrodestra, ad un Romizi che prosegue con il consueto passo, si affiancano con decisione partiti e liste, che hanno acceso i motori.
Forza Italia prosegue la sua mobilitazione, con la senatrice Fiammetta Modena impegnata nel giro delle frazioni (nella foto l’ultimo incontro a Fontignano), ma anche fuori dai confini perugini, col duplice compito di spiegare l’opposizione che a Roma gli azzurri stanno facendo al governo gialloverde ed i meriti dell’amministrazione locale nel capoluogo umbro. Un compito, quest’ultimo, affidato all’assessore Cristina Bertinelli, che parlando di Bilancio può anche fare i conti sui meno soldi che arrivano da Roma. Del resto, a Berlusconi sta a cuore il futuro del suo giovane amministratore Andrea Romizi, ma da tempo sta mobilitando i suoi per le elezioni anticipate che vede all’orizzonte.
Ha acceso i motori anche Perugia Civica, con l’ex socialista Nilo Arcudi che nel corso di questa legislatura ha fatto la scelta di campo, abbracciando quel “romizismo” che sin dall’inizio è riuscito a tenere insieme la destra moderata, la destra-destra, l’ambientalismo ed anche diversi cuori che un tempo sognavano ascoltando l’internazionale socialista. E Arcudi le ha spiegate le ragioni della sua scelta. Prima lamentando cosa non andava nel campo socialista del centrosinistra, quando ha lasciato il suo partito. Ora, ricordando ciò che lo ha spinto a cercare di dare un seguito all’esperienza di governo di Romizi, per una Perugia moderna, favorevole all’impresa ma che al tempo stesso non lascia indietro chi è in difficoltà.
Qualcuno, a destra, storce ancora la bocca, ricordando che non molti anni fa queste cose le diceva seduto in Giunta accanto a Boccali. Ma se il centrosinistra, con i suoi progetti civici, prova a pescare nel laghetto avversario, è lecito aspettarsi che Arcudi possa provare a spostare di qua il suo portafoglio di voti, non sempre determinato da valutazioni o preclusioni ideologiche. Del resto, fa notare malignamente qualcuno, alla presentazione del programma di Giubilei al Cral Perugina, tra tanti ex assessori e sindaci, insieme ad Arcudi mancava pure Boccali.
La Lega, al momento, punta tutto sull’onda del successo nazionale di Salvini. Non perdendo l’occasione, appena possibile, di far sfilare da questa parti i propri esponenti di Governo ed assicurando una presenza, almeno social, del proprio Capitano su ogni argomento che tocchi Perugia e l’Umbria. E se a sinistra si prova a far leva sullo spauracchio di un Romizi ostaggio del populismo leghista, a destra si risponde “smascherando” Giubilei candidato del Pd, messaggio che il giornalista rifugge come fumo sugli occhi.
“Cari signor Giubilei…”
Intanto destra e sinistra, oltre agli uomini (e, nei reciproci auspici, i possibili elettori) si scambiano anche il metodo. Progetto Perugia per Romizi sindaco lancia il 3 marzo la conferenza programmatica, con la mattinata dedicata ai gruppi di lavoro sui vari temi ed il pomeriggio dedicato all’assemblea pubblica per definire i nuovi punti del programma con il quale presentarsi alle urne per chiedere la riconferma a Palazzo dei Priori.