Un altro Trivio in provincia di Latina.Trivio di Monteleone di Spoleto, piccolo centro di poche anime che si affaccia sulla Valle del Corno, ha scoperto l'esistenza di un altro Trivio, una frazione di Formia, in provincia di Latina, il più grande dei vari Trivio esistenti in Italia e abitato da 1500 persone.E' curioso, ed allo stesso tempo sorprendente, sapere che esiste un paese con lo stesso identico nome di quello in cui sei nato e vissuto, con lo stesso nome di un piccolo paesino dell'Alta Valnerina.
La storia è cominciata qualche tempo fa, quando il Presidente della Pro Loco di Trivio Ilario Moretti, si è messo in contatto con un “Triviese” della provincia di Latina. Ed allora nasce il desiderio di sapere se dietro questa omonimia si nascondano due paesi accomunati anche da altri aspetti.Divulgata la notizia ai suoi concittadini, l'entusiasmo ha spinto novanta persone in due autobus a recarsi alla scoperta di questo nuovo Trivio e dei suoi abitanti il 13 luglio 2008. E' stato stranamente emozionante trovarsi alle porte del paese e leggere sulla segnaletica “Benvenuti a Trivio”.Due paesi così lontani, separati da centinaia di chilometri, uno al mare l'altro in montagna, si sono singolarmente rivelati tanto vicini, accomunati dal nome, derivati entrambi dall'incrocio di tre vie; dalla grande ospitalità e calore della gente; nonché da Sant'Erasmo, patrono di Trivio di Monteleone e vescovo di Formia, sepolto a Gaeta; e in ultimo anche qui c'è il “capocroce”, ovvero l'incrocio fra le tre vie.
Oggi, 31 agosto 2008, i Triviesi di Formia si recano in visita alle genti umbre di Trivio e dintorni. La gita è stata organizzata in occasione della festa del paese. Il viaggio, nato dalla semplice curiosità di conoscere un paese dallo stesso nome situato a 1000 m di altitudine, getta le basi di un futuro gemellaggio. I Triviesi ricambiando la gradita visita fatta dai Triviari il 13 luglio, vivranno i festeggiamenti organizzati dalla Pro Loco di Trivio, i giochi popolari, gli eventi religiosi , le musiche e le prelibatezze preparate dalle donne del paese lungo le vie. Parlando con quel gruppo di dieci persone che ieri è venuto in avanscoperta del paese, è venuto fuori lo stesso entusiasmo che muove i Triviari. Anche per loro è interessante e curioso venire a scoprire un paese che, come il proprio, è piccolo, isolato, lontano e diverso da tutti gli altri centri.La sensazione di ambedue le popolazioni è quella di vivere in paesi ignoti ai più e inesplorati. Approfondire la reciproca conoscenza vuol dire sentirsi più vicini e meno sconosciuti. E' bizzarro vedere le facce dei Triviesi entrare al Trivio e conoscere i “Triviari”, ma è altrettanto interessante venire a conoscenza di origini ugualmente romane nella storia dei due paesi.Trivio, un paese così unico nella sua posizione e nelle sue dimensioni, nel suo clima, nella sua gente e nella sua storia, si sente meno solo e tutti i suoi abitanti credono fermamente che il gemellaggio sarà un modo per valorizzare le proprie terre, per farsi conoscere, apprezzare e non solo… Questo singolare evento porta in qualche modo “alla ribalta” questo paesino sulla scena umbra, che ora può vantare un'iniziativa culturale in più, sulla quale poter lavorare e della quale far parlare in giro per il centro Italia.