Droga nella valigia, arrestato corriere diretto in Germania | La marijuana 'viaggia' in pullman - Tuttoggi.info

Droga nella valigia, arrestato corriere diretto in Germania | La marijuana ‘viaggia’ in pullman

Luca Biribanti

Droga nella valigia, arrestato corriere diretto in Germania | La marijuana ‘viaggia’ in pullman

Operazione della Polizia Stradale di Orvieto | Determinante l'aiuto di una agente in borghese
Mer, 26/04/2017 - 16:10

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Ieri mattina durante un servizio di monitoraggio del traffico coordinato dal dirigente della Polizia Stradale di Orvieto, il dott. Stefano Spagnoli, gli agenti di servizio hanno rinvenuto circa cinque chili di marijuana purissima all’interno di una valigia, stivata nel bagagliaio di un bus di linea.

Mentre erano in atto i controlli, in un’area di servizio di Fabro, la Polstrada ha notato l’entrata di un pullman di una linea internazionale tedesca e, conoscendo la tecnica di trasporto spesso utilizzata dai corrieri di droga internazionali, che si avvalgono di mezzi pubblici, ha proceduto con un normale controllo

Durante una rapida ispezione dei passeggeri, di diverse nazionalità visto che il pullman avrebbe fatto tappa in altre città italiane prima di arrivare al capolinea Stoccarda, un uomo di origini africane ha manifestato un atteggiamento di particolare attenzione nei confronti dell’attività degli agenti che si sono insospettiti, soprattutto quando l’uomo ha simulato una specie di malore, prendendo in mano una medicina e portandosi una mano alla bocca.

I passeggeri, 39 in tutto, sono stati dunque fatti scendere, attraverso la determinante collaborazione di una agente della Polizia Stradale di Bolzano, casualmente nel bus perché in viaggio con la sua famiglia. La donna, originaria di Bolzano e quindi bilingue, è stata fondamentale nel trasmettere i messaggi degli agenti ai passeggeri, anche nel rassicurarli e informarli su quanto stava accadendo.

stradale-orvietoLa prima fase delle indagini

Inizialmente sono stati fatti scendere tutti i passeggeri che si recavano in Germania, Monaco o Stoccarda, ma, al momento di indicare il loro bagaglio, in 3 sono rimasti a mani vuote e un trolley nero è rimasto ‘senza padrone’.

Sono poi stati fatti scendere gli altri passeggeri italiani delle tappe intermedie, ma neanche tra loro c’era il proprietario del trolley. Visto che neanche i conducenti hanno saputo indicare la provenienza del trolley, si è proceduto all’apertura della valigia sospetta: sotto numerosissimi capi di abbigliamento, sono stati quindi trovati i 4 pani di marijuana, da circa un chilo l’uno. La sostanza era avvolta in più strati di cellophane e, dopo il primo, il pacco era stato cosparso di caffè, che in caso di controllo di unità cinofile, avrebbe sviato il fiuto dei cani. La marijuna, dopo un primo esame di laboratorio, è risultata essere di altissima qualità, con un principio attivo molto elevato e si è stimato che, una volta immessa nel mercato, avrebbe fruttato circa 100mila euro.

Il depistaggio

terni-drogaOsservando l’abbigliamento immesso nella valigia, gli agenti sono stati fuorviati da una ‘mossa’ di depistaggio, poiché gli abiti contenuti andavano dalla taglia s alla xl ed erano di varie fogge; una circostanza nota alle forze dell’ordine perché già utilizzata da altri corrieri della droga per impedire una più rapida identificazione del proprietario della valigia in caso di controllo.

Come individuare quindi il proprietario? Gli agenti hanno lavorato per circa 10 ore incessantemente per identificare il proprietario del trolley. La soluzione più efficace si è rivelata essere l’individuazione del ricercato al momento del suo arrivo a Roma Tiburtina, luogo di partenza del bus.

Tramite la collaborazione del commissariato di Pubblica Sicurezza di Porta Pia, in tempo reale, il responsabile alla videosorveglianza, attraverso l’analisi dei fotogrammi, ha individuato il presunto proprietario della valigia, identificato nell’uomo che all’interno del bus aveva manifestato un comportamento anomalo.

Il 34enne cittadino nigeriano (già arrestato a novembre a Roma sempre per spaccio in concorso con un connazionale, in Italia per motivi di sussidiarietà, con carta d’identità italiana e regolare sul suolo italiano) è stato dunque fermato per detenzione e trasporto di ingente quantitativo sostanza stupefacente.

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