Domani alle ore 18.30 nella cattedrale di San Feliciano, il vescovo di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi consegnerà ai fedeli la sua prima Lettera Pastorale. Si tratta di una missiva che ha lo scopo di indicare, all'intera comunità diocesana, la rotta da seguire. La consegna avverrà durante la solenne celebrazione prevista per la festa della Dedicazione della Cattedrale, che si terrà proprio domani.
Ed ecco alcuni stralci della lettera del Pastore della Chiesa di Foligno.
“La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza” (Col 3,16). Questa formula di benedizione, tratta dall'epistolario paolino, dà il titolo alla Lettera Pastorale che monsignor Gualtiero Sigismondi, ha indirizzato alla comunità diocesana di Foligno. Il testo, breve e denso di significato, si configura come un invito alla riflessione, ponendosi in sintonia con il tema della XII Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi: “La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. Si tratta di una lettera che non ha la pretesa di essere un trattato di teologia pastorale, ma custodisce l'attesa di indicare all'intera comunità diocesana la rotta da seguire: “dimorare nelle Scritture”. La responsabilità di annunciare la Parola “con tutta franchezza e senza impedimento” può essere esercitata da chiunque dimori in essa stabilmente, resistendo alla tentazione di trascurarla, soffocarla, respingerla, mercanteggiarla, falsificarla e privatizzarne la spiegazione. La comprensione delle Scritture è piena solo quando la sua luce arriva a sorprendere la vita dei singoli e delle comunità. È di questa “sorpresa” che, a giudizio di monsignor Sigismondi, ha bisogno la stessa vita pastorale, per uscire dal vicolo cieco delle “iniziative prive di iniziativa”. “In assenza di adeguate infrastrutture spirituali – si legge nella Lettera – la fitta rete di strutture pastorali rischia di diventare una sovrastruttura”.