“Conosci il Sagrantino di Montefalco Docg?” “Si” è la risposta dell'11% degli italiani stando a una recente inchiesta condotta dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. L'indagine condotta dall'Ismea si è basata su un campione di 601 persone alle quali è stato chiesto se conoscessero alcune tra le Denominazioni vitivinicole italiane. Ne sono uscite tre classifiche (una per ciascun tipo di indicazione geografica) che hanno dato vita ad una vera e propria “brand awarness” dei principali vini d'Italia. Proprio il Sagrantino di Montefalco è stato tra le rivelazioni dell'indagine: l'11% degli italiani insomma conoscerebbe molto bene la denominazione e, cosa più importante, oltre l'80% di chi conosce il Sagrantino lo avrebbe apprezzato almeno una volta sul territorio di origine. Nella classifica delle Docg il Sagrantino risulta tra i big del vino italiano. Ai vertici di questa “top ten” spiccano denominazioni come quella del Barolo, del Brunello, del Chianti.
Insomma un importante indotto economico quello creato dal Sagrantino Docg che negli ultimi anni, complice il crescere delle cantine, avrebbe portato a un forte incremento della richiesta turistica. Enoturismo che trova sbocco artistico e paesaggistico nel bel borgo umbro che dà il nome alla denominazione. E non è un caso che proprio la Strada del Sagrantino di Montefalco sia tra le prime dieci strade del vino in Italia per efficienza e operosità. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto prodotto dall'Osservatorio sul Turismo del Vino e presentato dal Censis Servizi. Un grande risultato per l'associazione che nata nel 2002 con poco più di 60 associati, oggi conta circa 140 tra cantine, ristoranti, agriturismi ed imprese dei servizi turistici. Anche per questo parte proprio da Montefalco, durante i giorni della Settimana Enologica (18 – 21 settembre) la Master Class dedicata alla formazione degli operatori delle Strade del Vino promossa dall'Associazione nazionale Città del Vino e rivolta ai funzionari under 35.
Il “fenomeno Sagrantino” in meno di 10 è cresciuto con numeri di grande rilievo. A partire dal vigneto che dai 100 ettari scarsi del 2000 è passato agli attuali 660 superando le 40 cantine contro le meno di dieci di allora. Il giro d'affari generato dai vini di Montefalco, sia Doc che Docg, è di oltre 25 milioni di euro, ma impressionante l'indotto creato grazie all'enoturismo in particolare. La quota export del Sagrantino secco è pari al 30%. I mercati esteri più importanti sono Germania, Svizzera e Stati Uniti.
Per informazioni sul programma e sulla manifestazione è possibile consultare gli indirizzi internet www.stradadelsagrantino.it e www.montefalcodoc.it.