“Ridurre lo stipendio dei dirigenti regionali e degli enti da essa dipendenti agendo sulla componente variabile degli stipendi, e destinare le risorse risparmiate al Fondo per lo sviluppo dell'occupazione giovanile”. È questo l'obiettivo della mozione presentata dai consiglieri del gruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini (capogruppo), Andrea Lignani Marchesani e Alfredo De Sio.
Nel documento si chiede alla Giunta di promuovere un piano per la razionalizzazione delle spese dell'amministrazione regionale e degli enti dipendenti della Regione Umbria per ridurre la componente variabile della retribuzione dei dirigenti, dei direttori e dei coordinatori regionali. Zaffini, Lignani Marchesani e De Sio chiedono di destinare le risorse risparmiate al Fondo per lo sviluppo dell'occupazione giovanile previsto dalla legge regionale “12/'95” (“Agevolazioni per favorire l'occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali”).
“I costi dei dirigenti – scrivono i consiglieri di Fratelli d'Italia nella mozione – sono diventati insostenibili se rapportati al clima di austerità che da tempo è stato inaugurato nelle amministrazioni pubbliche dopo i tagli operati dal Governo. Occorre essere coerenti con le politiche di riduzione della spesa e di contenimento del numero eccessivo di dirigenti, che peraltro sono spesso chiamati ad esercitare ridotte responsabilità vista la limitata capacità di spesa della Regione. Per questo si rende necessario ed urgente procedere al contenimento della spesa riducendo la parte variabile dello stipendio dei dirigenti che non è un diritto acquisito ma, appunto, una componente variabile su cui l'ente può intervenire per contenere un ingiustificato divario nei confronti degli altri dipendenti e dei tanti cittadini chiamati a fare sacrifici in questa difficile congiuntura economica”.
In dettaglio Zaffini, Lignani Marchesani e De Sio propongono un piano di razionalizzazione delle spese dell'amministrazione regionale nel suo complesso, incluse quelle imputabili agli enti dipendenti dalla Regione, visto che nel 2011 alcuni direttori hanno percepito uno stipendio lordo compreso tra 153mila 969 euro e i 168mila 652 euro; i coordinatori di 130mila 349 euro; i dirigenti una retribuzione di 122mila 869 euro superando addirittura i compensi massimi previsti di 112mila 608 euro. Nella mozione si prevede di ridurre la componente variabile degli stipendi dei dirigenti, riconducendo la retribuzione di posizione al minimo riconosciuto dall'articolo 5 del contratto nazionale di lavoro, pari a 11mila 533 euro l'anno e non, come ora, al massimo previsto di 45mila 102 euro. Inoltre la mozione punta a ritoccare anche la retribuzione di risultato alla percentuale minima (15 per cento) prevista dal contratto, e di assegnarla solo dopo la definizione degli obiettivi annuali e dopo la positiva verifica e certificazione dei risultati conseguiti.