Belle storie ai tempi del coronavirus. Quest’ultimo in particolare è un episodio di senso civico, altruismo e solidarietà che rende merito anche a coloro che lavorano nel settore pubblico.
Ieri pomeriggio (mercoledì 20 maggio) il signor Settimio Nardi, tifernate di 80 anni che risiede in un popoloso quartiere della città, fra incredulità e commozione, si è visto recapitare direttamente a casa il proprio portafoglio, rubato in macchina da uno sconosciuto e poi gettato ai lati della strada Sp 106 della Baucca.
Qualche giorno dopo i dipendenti provinciali del servizio “Sistema informativo stradale topografico e geologico”, nel corso di una serie di rilievi sulla strada, nei pressi di un ponte, lo hanno trovato ancora integro con all’interno patente e carta d’identità. Dalle generalità dei documenti sono dunque risaliti al legittimo proprietario, il signor Nardi di Città di Castello.
Il geometra Lanfranco Ghiani, del servizio progettazione viaria e polizia stradale della Provincia, si è subito messo in contatto telefonico con il pensionato tifernate e, dopo aver costato l’impossibilità di raggiungere Perugia per riprendere il portafoglio, non ci ha pensato due volte e ha provveduto a restituirlo di persona.
Con le lacrime agli occhi il signor Nardi ha ringraziato la Provincia di Perugia per averglielo recapitato: “Rifare i documenti per me sarebbe stato un vero problema. Grazie a lei e ai suoi colleghi”.
“Quelle lacrime mi hanno colpito particolarmente, un fatto così toccante non mi era mai accaduto: abbiamo fatto soltanto il nostro dovere”, ha commentato il geometra Ghiani. Luciano Bacchetta, nella duplice veste di presidente della Provincia e sindaco di Città di Castello, insieme alla consigliera delegata alla Viabilità Erika Borghesi, hanno sottolineato con soddisfazione e orgoglio questa bella notizia “che rende merito ai dipendenti. Hanno compiuto un bel gesto di solidarietà e altruismo facendo ritrovare il sorriso a un nostro cittadino. In questo periodo in cui il paese fronteggia emergenze importanti questo è il segno di una solidarietà ancora viva e sana”.