Domenica 15 settembre alle 17.00, con una semplice cerimonia, verrà messo a dimora presso l’Hospice “La Torre sul Colle” di Spoleto l’ulivo benedetto da papa Francesco lo scorso 4 settembre, in occasione del pellegrinaggio che l’archidiocesi di Spoleto-Norcia ha compiuto a Roma nell’Anno della Fede. Sarà presente l’arcivescovo Renato Boccardo e il personale medico, paramedico e volontaristico dell’Hospice. L’invito è esteso anche a tutte quelle famiglie che hanno avuto un congiunto in degenza nella struttura.
La scelta di mettere a dimora l’ulivo benedetto da papa Bergoglio all’Hospice è una naturale conseguenza dell’assistenza spirituale che la Chiesa assicura ai malati. «Per un prete andare all’Hospice è una bella scuola di vita», afferma don Edoardo Rossi, parroco dei Santi Pietro e Paolo in Spoleto, parrocchia nel cui territorio ricade l’Hospice. «Accompagnare le persone all’incontro con il Signore in maniera serena e distesa – prosegue – è una grande grazia anche per un sacerdote. In quei momenti non si scherza, si è solo consapevoli che si vive l’ultimo passaggio della vita. E il ministero di noi preti trova concretezza nella sofferenza delle persone, nella disperazione dei familiari. Lì si percepisce in maniera chiara la potenza del Signore».
Al termine della piantagione dell’ulivo, l’Arcivescovo, alle 18.00, celebrerà la Messa per tutti i malati e i sofferenti della Diocesi nel vicino Santuario della Madonna di Loreto. Una particolare preghiera di suffragio verrà elevata per tutte le persone che in questi anni sono decedute all’Hospice.