"Curi", 50 anni fa il miracolo industriale che ha anticipato quello sportivo IMMAGINI - Tuttoggi.info

“Curi”, 50 anni fa il miracolo industriale che ha anticipato quello sportivo IMMAGINI

Massimo Sbardella

“Curi”, 50 anni fa il miracolo industriale che ha anticipato quello sportivo IMMAGINI

Dom, 05/10/2025 - 17:59

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Nei giorni in cui si è iniziato a lavorare per il rifacimento della Gradinata, Perugia ha ricordato quel piccolo-grande miracolo tecnico ed imprenditoriale che aveva seguito un primo piccolo-grande miracolo, sportivo, quello della squadra che con Ilario Castagner in panchina aveva conquistato la Serie A.

Una promozione che rende il Santa Giuliana improvvisamente inadeguato per le partite del Grifo, che deve competere con Juventus, Inter, Milan. E proprio Perugia – Milan del 5 ottobre 1975 è la partita che inaugura il nuovo stadio realizzato a Pian di Massiano in soli 92 giorni, con la struttura metallica della Sicel di Spartaco Ghini e i gradoni realizzati dalla Vibrocemento di Elvio Temperini, due imprenditori che hanno impegnato le loro energie finanziarie per creare quello che sarà ricordato come il Perugia dei Miracoli.

Quello stadio, dei miracoli proprio come la squadra che prima in Italia terminerà imbattuta il campionato delle massima serie, sfiorando lo scudetto, è intitolato a Renato Curi, che su quel terreno perse la vita, colto da malore durante la drammatica partita Perugia – Juventus, il 30 ottobre 1977.

L’evento

A 50 anni esatti da quel debutto con il Milan, nella Sala dei Notari la città di Perugia ha festeggiato il mezzo secolo di vita dello stadio Curi, con l’evento “Curi 50, 50 anni insieme: uno stadio, una città, una storia di emozioni e passione”.

Sul palco tanti personaggi che in questo mezzo secolo hanno contribuito a scrivere la storia dello stadio: tecnici, tifosi, amministratori, calciatori, allenatori, giornalisti.

È stato il racconto delle gesta del Perugia calcio, soprattutto quello dei Miracoli, ma anche il racconto di una città e della sua gente, di una stagione culturale e politica irripetibile.

curi

Presenti in sala dei Notari la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore allo sport Pierluigi Vossi, i consiglieri comunali Pasquino, Paciotti, Falistocco, Carini e Gentili, il consigliere regionale Ricci, gli ex sindaci Locchi e Boccali, l’ex vice sindaco nel 1975 Franco Ciuffini, i familiari dell’allora sindaco Perari. Ed ancora gli ex calciatori Fabrizio Ravanelli, Walter Alfredo Novellino, Franco Vannini, Michele Nappi, Claudio Tinaglia, i familiari dei compianti e mai dimenticati Renato Curi (la moglie Clelia e la figlia Sabrina), Antonio Ceccarini (la moglie Grazia e la figlia Gaia), il figlio di Spartaco Ghini (Francesco), il figlio di Ilario Castagner (Federico), l’ing. Luigi Corradi che progettò lo stadio, il geom. Alberto Cirimbilli, che nel 1975 partecipò all’iter di costruzione dello stadio, Rino Giansanti, giardiniere del Comune nel 1975 che si occupò del verde del campo, il figlio dello storico massaggiatore del Perugia Bruno Palomba (Leandro), gli storici giornalisti Remo Gasperini, Claudio Sampaolo, Gianfranco Ricci, Roberto Sabatini, Claudio Cagnazzo, l’ex presidente del Perugia Luciano Ghirga, lo storico speaker dello stadio Riccardo Marioni, il presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Umbria Luca Benedetti.

“Sono felice – ha detto la sindaca Ferdinandi aprendo l’incontro – di trascorrere questo momento insieme con tante persone che hanno fatto ed ancora fanno la storia della città”. La sindaca ha ringraziato, in avvio, l’assessore Vossi e tutto lo staff dell’U.O. impianti sportivi (presenti in sala il dirigente Paolo Felici ed il funzionario Giacomo Capone) per la passione che mettono giornalmente nel portare avanti i valori dello sport. “Festeggiare insieme i 50 anni del Curi non è la celebrazione di un monumento – ha detto – ma significa onorare una parte integrante della nostra città, una struttura che custodisce i legami. Festeggiare il Curi, quindi, vuol dire festeggiare la storia della città, fatta di visioni e concretezza, una città da sempre animata di grandissime ambizioni”.

I lavori

La sindaca ha ricordato che da pochi giorni sono partiti i lavori per riqualificare lo stadio che riguarderanno dapprima la gradinata e poi la copertura della curva nord, cuore del tifo biancorosso. L’auspicio è che l’evento di oggi possa contribuire a rilanciare, idealmente, le vicende sportive dell’AC. Perugia, superando l’attuale momento di difficoltà. Da qui l’appello a tutti i perugini: “Ritrovare il senso di orgoglio, tornando a riempire i gradoni del Curi”.

L’assessore Pierluigi Vossi ha ricordato la genesi dell’iniziativa, nata negli uffici dell’Assessorato allo sport del Comune con l’obiettivo di celebrare una storia ed un’identità.

Il Curi – ha detto – è il luogo che evoca tanti ricordi nelle famiglie e nelle singole persone, negli imprenditori, negli operai ed in tutti coloro che hanno avuto a che fare in qualche modo con lo stadio. Camminando al centro del campo, in uno stadio vuoto, è come se si potessero udire i racconti di chi ha contribuito a rendere lo stadio una sorta di monumento della città.

I saluti istituzionali si sono conclusi con il video messaggio del presidente della Figc Gravina.

L’Inno del Grifo e i racconti dei protagonisti

Dopo gli interventi le immagini della promozione in serie A nel 1975 accompagnate dall’inno ufficiale del Perugia Calcio cantato dai tifosi.

Poi i racconti dei protagonisti, partendo dal giornalista Riccardo Marioni, storico speaker del Curi, che fece il suo esordio alla quarta giornata in Perugia-Roma.

Dopo il saluto del presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Umbria Luca Benedetti che ha voluto ricordare i giornalisti scomparsi, spazio ad alcuni dei protagonisti del Perugia dei Miracoli: Nappi, Novellino, Vannini (autore del primo gol al Curi in occasione di Perugia-Lazio) e Tinaglia insieme al bomber di casa Fabrizio Ravanelli.

I Grifoni del grande Perugia hanno spiegato che la soddisfazione più grande in quegli anni magici era rappresentata dallo straordinario affetto dei tifosi che gremivano lo stadio già due ore prima delle partite. Un affetto che la squadra cercò, riuscendovi, di ricambiare sul campo.

Ravanelli ha invece raccontato le emozioni di vivere lo stadio Curi da calciatore perugino doc, “perché ognuno di noi da piccolo era nato e cresciuto a “pane e Perugia”.

La sezione successiva dell’incontro è stata dedicata ai ricordi della procedura che portò all’edificazione in tempi record del nuovo stadio comunale di Pian di Massiano.

Sul palco il progettista Corradi, il geom. del Comune Cirimbilli, il figlio di Spartaco Ghini, titolare della Sicel, Francesco, il vice sindaco nel 1975 Ciuffini. In occasione della festa celebrativa l’ing. Corradi, oggi 99enne, ha fatto dono al Comune di Perugia delle tavole originali del progetto.

L’ex vice sindaco Ciuffini ha narrato la genesi del Curi, iniziata nel periodo di Natale del 1974 in occasione di un incontro tra l’Amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco Caraffini, Ghini, D’Attoma, Castagner e la squadra. Durante quel pranzo si prospettò l’ipotesi concreta della promozione in A del Grifo e della conseguente necessità di edificare un nuovo impianto per la massima serie. Si decise di erigere una struttura che doveva essere provvisoria, ma che poi per l’abilità dei costruttori divenne definitiva. La scelta cadde sull’acciaio grazie alla disponibilità della Sicel di Spartaco Ghini piuttosto che sui cosiddetti “tubi innocenti”.

Francesco Ghini, a tal proposito, ha ricordato che la costruzione dei prefabbricati iniziò per tempo, perché tutti erano convinti del fatto che il Perugia potesse salire in serie A.

Così nel momento dell’avvio della costruzione i materiali erano già pronti e consentirono il completamento dell’impianto in tempo record.

Fu un periodo della storia perugina splendido, come ha confermato il progettista ing. Corradi che ha parlato di uno staff tecnico animato dalla volontà di dare qualcosa alla città.

Nell’ultima parte dell’incontro i giornalisti storici e Federico Castagner hanno ricordato mister Ilario, artefice per eccellenza dei successi del grande Perugia e figura storica del calcio biancorosso. Insieme a Castagner è stato ricordato lo storico massaggiatore Bruno Palomba grazie alle parole del figlio Leandro.

Le celebrazioni per i 50 anni del Curi proseguono

Martedì 7 ottobre, alle ore 17.00, presso lo stadio Renato Curi inaugurazione nell’area dello spogliatoio del Perugia Calcio della targa dedicata a Pierluigi “Piero” Frosio, storico e leggendario capitano del Perugia, con tifosi, ex calciatori e associazioni, per rendere omaggio a un simbolo dell’identità perugina.

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