“Omicidio colposo”, è questa l’ipotesi di reato formulata dal sostituto Tullio Cicoria, magistrato delle Procura di Terni che dopo aver aperto un fascicolo sul crollo della gru di Piazza Dalmazia a Terni ha iscritto al registro degli indagati 10 persone tra cui due sanitari che hanno trattato il caso clinico di Pierino Maraga ultranovantenne deceduto dopo le prime cure, in ospedale, dopo un’aggravarsi improvviso delle sue condizioni. L’anziano era stato estratto dalle macerie del suo appartamento all’ultimo piano, il più colpito dal crollo della gru. Un’iscrizione tecnica, almeno per ora, che consentirà ai due medici le piene garanzie difensive durante l’autopsia che verrà svolta dal medico legale nel pomeriggio di domani. E’ chiaro come da accertare vi siano le cause del decesso ed una eventuale responsabilità o negligenza da parte dei medici, visto che in un primo momento i test clinici sull’anziano paziente avevano dato esito negativo.
Responsbilità sul crollo. Ma la procura dovrà accertare anche le responsabilità del crollo. Per questo altre le 8 persone iscritte al registro degli indagati sono tutti dipendenti delle aziende edili che stavano svolgendo i lavori. Oltre che di omicidio colposo, per loro le ipotesi di reato sono anche quelle per i danni successivi al ribaltamento del mezzo meccanico e ai danni subiti dagli edifici colpiti.
Questa notte, invece, potranno dormire nei loro letti gli abitanti di quattro dei cinque palazzi coinvolti nel crollo della gru di ieri mattina a Terni: lo riferisce l’assessorato comunale alla Protezione civile, dopo che i sopralluoghi dei tecnici di vigili del fuoco e Provincia hanno evidenziato danni “contenuti” alle strutture coinvolte. Per una decina di famiglie residenti nell’edificio di via Buonarroti colpito direttamente dalla gru continuerà invece lo sgombero, visto che in questo caso sono stati riscontrati danni strutturali da approfondire, in particolare ai solai.
“La protezione civile – spiega il vicesindaco Francesca Malafoglia – sta censendo le esigenze specifiche degli inquilini dell’immobile più danneggiato, stiamo reperendo con l’ufficio emergenza abitativa e con l’Ater alcuni appartamenti che saranno messi nelle condizioni di ospitare per tempi più consistenti le famiglie che sono in difficoltà. Dalla tarda mattinata sono iniziati i sopralluoghi degli immobili a disposizione e provvedendo ad allacci, utenze, attrezzature”. I vigili del fuoco hanno rimosso tutte le parti pericolanti della gru presenti su via Buonarroti, mentre il resto della struttura permane nel cortile interno di piazza Dalmazia, dove era collocata la base, in quanto l’area è stata posta sotto sequestro ed è oggetto di accertamenti giudiziari.
“Fino ad ora – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Stefano Bucari abbiamo dato sistemazione in una struttura ricettiva e relativi pasti a 16 famiglie che non avevano soluzioni abitative alternative. La protezione civile sta fornendo assistenza anche per recuperare le cose indispensabili dalle abitazioni, come ad esempio i medicinali. Anche a nome del sindaco voglio ringraziare i vigili del fuoco, le maestranze delle ditte che hanno contribuito alla rimozione delle parti pericolanti della gru, i tecnici della protezione civile, i volontari del gruppo comunale Civitas Interamna, le forze dell’ordine che hanno assicurato il piano antisciacallaggio, i vigili urbani per il lavoro sulla viabilità in una zona nevralgica della città, la croce rossa per l’assistenza sanitaria. La situazione, che è completamente sotto controllo, continuerà ad essere monitorata in maniera costante, tutti gli interventi necessari assicurati, contiamo nelle prossime ore di restituire un quadro di normalità alla viabilità e alla stragrande maggioranza dei condomini coinvolti”.