di Riccardo Meloni (*)
Nell'ultimo Consiglio del 2009 tra gli altri era in discussione l'ordine del giorno presentato dal sottoscritto relativo alla richiesta di disporre un controllo da parte dell'amministrazione comunale sulla presenza del Crocifisso nelle scuole e negli edifici pubblici.
Il dispositivo (ndr di cui allego copia ) chiedeva semplicemente tale verifica e nella seduta del Consiglio Comunale ho anche espresso la disponibilità a tagliare tutte le premesse, le considerazioni, i tenuto conto, e le evidenze.
Nonostante questa disponibilità la maggioranza si è “arroccata” su se stessa sostenendo che l'ordine del giorno era troppo “forte ” (non si comprende come si voglia difendere una identità se neanche si può verificare la sua presenza !!)
La maggioranza a questo punto con la sua ormai consueta confusione, cercando di evidenziare una finta unità, ha tirato fuori un “documento” che non impegnava niente e nessuno e nel dispositivo sosteneva di “ritenere condivisibile la presenza del crocifisso ” .
Nonostante questa dichiarazione che non dice nulla esponenti della sinistra radicale si sono astenuti e qualcuno del PD non ha partecipato al voto.
Quando si tratta di difendere la nostra identità, i nostri valori, la nostra cultura, la nostra civiltà, i nostri simboli credo sia necessario guardare oltre il partito oltre la coalizione, e questo è evidente non è stato fatto.
(*) Capogruppo PDL Consiglio Comunale di Foligno
ORDINE DEL GIORNO
presentato dal Capogruppo Consiliare del Popolo della Libertà
Riccardo Meloni
Il Consiglio Comunale di Foligno
PREMESSO CHE
la presenza del Crocefisso nelle scuole è prevista da apposite norme che riguardano – per l'appunto – la “definizione delle regole sui Simboli Religiosi nelle scuole” e più dettagliatamente contenute in Regi Decreti del 1924 e del 1928 sugli arredi scolastici tutt'ora in vigore;
la validità di tali norme è stata ufficialmente e formalmente ribadita con sentenza del Consiglio di Stato nel febbraio del 2006 la quale ribadiva che “il crocifisso è prima di tutto un simbolo dell'identità culturale italiana ed europea, che affonda le radici nella tradizione ebraico -cristiana”
CONSIDERATO CHE
una recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha accolto un ricorso presentato da Soile Lautzi – cittadina italiana di origine finlandese e di suo marito Massimo Albertin – stabilendo sostanzialmente che la presenza del crocifisso rappresenta una violazione della libertà di chi non è cattolico e potrebbe disturbare ragazzi di altre religioni o atei;
TENUTO CONTO
di quanto dichiarato ufficialmente dal Presidente Nazionale dei Presidi Italiani Giorgio Rembaldo – ovvero sia – che “le singolo scuole si devono obbligatoriamente attenere alla norma del Concordato tra Stato e Chiesa e che prevede – per l'appunto la presenza dei crocifissi nelle aule – e pertanto la presenza dei crocifissi nelle aule esiste nella misura in cui c'è alle spalle un Concordato tra Stato e Vaticano per i rapporti tra Stato e Chiesa” – inoltre, aggiunge Rembaldo – “per cambiare la situazione dovrebbe esserci o un nuovo Concordato oppure una nuova intesa tra Stato e Chiesa cattolica”;
del fatto che, il Governo Italiano ha ufficialmente presentato ricorso alla Grande Camera Europea (composta da 17 membri) e che funge da organo di appello;
EVIDENZIATO CHE
sino al pronunciamento di tale organo la sentenza non potrà comunque essere applicata, ed eventualmente – se dovesse diventare vincolante – non sono previste sanzioni pecuniarie e spetterebbe poi al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa controllarne l'esecuzione;
il Crocifisso è considerato ormai anche da laici, ed autorevoli esponenti delle altre confessioni religiose, “quale simbolo ricchissimo di significati anche per chi crede in altre Religioni e per chi non crede affatto, essendo il Simbolo della sofferenza umana che chiede di essere riscattata, una speranza universale che va offerta a tutti gli uomini e naturalmente ai bambini ed ai ragazzi che vanno a scuola”;
a causa degli eventi sismici del '97 e del successivo processo di ricostruzione post-sismica numerose scuole comunali sono state trasferite e restaurate e in alcuni casi risultano già sprovviste degli “arredi sacri”;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
a disporre un'attenta ed accurata verifica in tutti gli Uffici Pubblici e le Aule delle Scuole Comunali, per accertarsi della presenza del Crocifisso e provvedere alla collocazione, nei luoghi ove questo dovesse risultare mancante – in attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Grande Camera Europea.