Pensare che nel giorno in cui si sarebbe deciso la sorte del Governo e soprattutto del suo futuro politico, Matteo Salvini e gli alleati del centrodestra ponessero l’Umbria al centro dei loro pensieri appariva quantomeno improbabile. E infatti il famoso “Tesei Day” non c’è stato.
Saltato, prima della seduta in Senato, l’annunciato incontro tra il leader della lega e la senatrice Donatella Tesei, lanciata dallo stesso Salvini lo scorso aprile come candidata a presidente della Regione Umbria.
L’incerto scenario politico nazionale, del resto, potrebbe anche influire sulla scelta di Donatella Tesei di sciogliere la riserva rispetto alla proposta di correre per Palazzo Donini e di lasciare il Senato. In caso di elezioni anticipate, infatti, l’ex sindaco di Montefalco dovrebbe passare per una ricandidatura della Lega per le politiche. A quel punto, dunque, è chiaro che sarebbe principalmente Salvini a decidere.
Qualora però la legislatura prosegua, con un governo di scopo M5s – Pd o con un governo tecnico, Donatella Tesei potrebbe anche decidere di voler restare al Senato, a cui è approdata da indipendente candidata in quota Lega per il centrodestra.
Donatella Tesei, in questi mesi, è stata chiara: accetto di correre per governare l’Umbria se avrò le mani libere. Da qui anche le valutazioni sul presunto ticket con Squarta (di Fratelli d’Italia) di cui la stessa Tesei non è conoscenza. Visti anche i rapporti non proprio idilliaci con il senatore spoletino Franco Zaffini, Tesei non intende “subire” passivamente eventuali accordi con l’altro partito sovranista del centrodestra. Mani libere che riguardano anche la lista della presidente, al di là degli ex sindaci che la senatrice ha effettivamente incontrato.
L’altra valutazione è legata alla presenza di un governo “amico” per una Regione Umbria guidata per la prima volta dal centrodestra: se Salvini, ad ottobre, non sarà al governo, alcuni dei progetti pensati per l’Umbria potrebbero essere di più difficile attuazione. Cosa che potrebbe allora indurre Tesei a declinare l’invito, scegliendo di restare a Roma.
A quel punto – posto che la candidatura in quota leghista non è in realtà messa in discussione dagli alleati – potrebbe uscire dal cilindro verde il nome del deputato (e coordinatore umbro della Lega) Virginio Caparvi. Lui, a differenza di Donatella Tesei, in ogni caso non può dire di no ad una decisione eventualmente presa direttamente da Matteo Salvini.
Nodi che saranno sciolti nei prossimi giorni, quando Matteo Salvini avrà tempo per riaprire il dossier Umbria e per il faccia a faccia decisivo con Donatella Tesei.