Massimo Fabrizio Rossi era vice sovrintendente in servizio al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti | Il dolore del Sappe e dei colleghi
Non ce l’ha fatta Massimo Fabrizio Rossi, il sovrintendente di polizia penitenziaria morto a soli 55 anni dopo aver lottato a lungo contro il Covid.
A dare la triste notizia è stato il Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria): “Massimo Rossi a luglio avrebbe compiuto 56 anni. Era sposato ed aveva una figlia di sedici anni. Era vice sovrintendente in servizio al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti e da giovane aveva fatto parte del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre con l’Astrea calcio”.
Il Sappe lo ricorda così: “Massimo, sempre impeccabile nell’uniforme e con un grande senso del dovere, era persona stimata e rispettata in tutte le sedi istituzionali di Perugia. Insomma un grande poliziotto che ha lasciato un vuoto incolmabile. Tutti i colleghi di Perugia si stringono intorno ai suoi cari”.
Si tratta dell’undicesima vittima del Covid nella polizia penitenziaria.