Forzature per consentire l’apertura a Norcia della sede della Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, scelta come tesoreria comunale attraverso una procedura di gara che però presenterebbe varie anomalie. Uno scambio di ‘favori’ tra l’istituto di credito ed il sindaco nursino Nicola Alemanno che si sarebbero verificati a partire dalla fine del 2016, a beneficio di entrambi. E ora un altro bando, in queste ultime settimane, relativo al servizio di tesoreria di un altro ente, l’azienda pubblica di servizi alla persona “Fusconi Lombrici Renzi” che sarebbe stato aggiudicato a dicembre 2018 in via provvisoria sempre alla Bcc di Spello e Bettona.
E’ su questo che si stanno muovendo i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Perugia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Spoleto, che nella giornata di giovedì hanno eseguito, fino a notte, perquisizioni e sequestri nei container che ospitano il Comune di Norcia (alla presenza degli avvocati Massimo Marcucci e Luisa Di Curzio) e nei locali dell’istituto di credito.
Cinque indagati, accuse pesanti
Ad essere sequestrati dalla Guardia di finanza computer ed apparecchiature elettroniche, tra cui il telefono cellulare del primo cittadino nursino. La perquisizione delle fiamme gialle (su mandato del procuratore capo Alessandro Cannevale e delle sostitute Patrizia Mattei e Michela Petrini) è scattata nella mattinata di giovedì ed è durata fino a notte. Nel mirino alcune figure di vertice della Bcc di Spello e Bettona – il presidente Massimo Meschini, il direttore generale Maurizio Del Savio ed il vice direttore generale Maurizio Carnevale – e, oltre al sindaco Nicola Alemanno, la funzionaria del Comune di Norcia (responsabile dell’area economico – finanziaria) Loretta Marucci. Secondo quanto trapela, Meschini, Carnevale, Alemanno e Marucci sono indagati per i reati di corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Solo il primo cittadino è accusato anche di peculato. Al vaglio la posizione di Del Savio, che ieri mattina non risultava indagato ma raggiunto dal decreto di perquisizione nella sua abitazione fuori regione. Massima la disponibilità mostrata nei confronti degli inquirenti da tutti gli indagati, i cui legali stanno già vagliando le carte per definire la strategia difensiva.
Blitz della Finanza, inchiesta su Bcc Spello e Bettona e Comune di Norcia | Perquisizioni in corso
Tutto ruota attorno all’affidamento del servizio di tesoreria comunale alla Bcc di Spello e Bettona per un periodo di quasi 5 anni, dal 1 aprile 2017 al 31 dicembre 2021. Gli inquirenti – che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda – riterrebbero che si sia forzata la mano sul bando che scadeva il 28 dicembre 2016, cucendolo su misura, al fine di garantire utilità sia al sindaco che alla banca.
Al centro anche la partita ‘sostanziosa’ della ricostruzione post terremoto del 2016: sarebbe stata proprio la presenza dell’istituto di credito della Valle umbra sud nella città di San Benedetto a garantire alla banca la possibilità di essere tra quelle convenzionate per erogare finanziamenti nell’ambito della ricostruzione.
Il container autorizzato ma abusivo
Nel mirino dei pm Mattei e Petrini, però, ci sarebbe anche quanto avvenuto prima dell’assegnazione della tesoreria. Ed in particolare un atto a firma del sindaco Alemanno del novembre 2016 in cui si autorizzerebbe il presidente della Bcc all’installazione di una struttura prefabbricata in viale della Stazione, dove poi avrebbe appunto trovato sede temporanea la filiale nursina (con l’inaugurazione avvenuta in pompa magna il 1 aprile 2017 alla presenza delle massime autorità politiche regionali e non solo). Un’autorizzazione che gli inquirenti ritengono illegittima. Tanto che la struttura provvisoria ma su basamento di cemento era finita qualche mese dopo nel mirino dei carabinieri, che avevano contestato l’assenza di titoli edilizi ed avevano portato lo stesso Comune ad emettere un’ingiunzione di demolizione al proprietario del terreno.
Una sede a Norcia, però, serviva alla banca per poter partecipare alla gara per la gestione del servizio di tesoreria (di cui responsabile del procedimento era la funzionaria comunale Marucci). Sia nel bando di gara che nello schema di convenzione, infatti, era indicato il requisito di “disporre di uno sportello bancario da destinare al servizio di Tesoreria nel territorio del Comune di Norcia, ovvero impegnarsi ad aprire tale sportello entro la data del 31.03.2017“. Sportello in realtà inaugurato sabato 1 aprile 2017, mentre l’aggiudicazione definitiva della gara era avvenuta due settimane prima. Ma al di là delle forzature sulla sede, gli inquirenti si starebbero focalizzando anche sui requisiti e le condizioni previste dal bando ed il verbale di aggiudicazione con l’assegnazione dei punteggi alla Bcc di Spello e Bettona, che comunque è stata l’unica partecipante alla gara.
La modifica statutaria, i soci e il fido
Al centro dell’attenzione anche una modifica dello Statuto, avvenuta a maggio 2017, della banca di credito cooperativo, con la quale, all’articolo 3 relativo a sede e competenza territoriale, si è aggiunto che “La Società ha sede distaccata nel Comune di Norcia“. Questo ha reso possibile l’ammissione di nuovi soci tra la popolazione della Valnerina, tra cui lo stesso sindaco Nicola Alemanno ma anche la sua società di informatica. Usufruendo così sia degli utili dell’istituto di credito che di “servizi e vantaggi” come previsto dallo statuto. Sotto la lente, poi, ci sarebbe anche un fido che sarebbe stato concesso dalla Bcc al primo cittadino, che aveva aperto contestualmente all’apertura della filiale anche un conto corrente personale. Tutto legittimo in teoria, ma il sospetto della Procura è che il tutto si possa inserire in uno scambio di ‘favori’ tra primo cittadino e banca. Sarà ora il prosieguo delle indagini a fare chiarezza.
Bando analogo all’Azienda di servizi alla persona nel mirino
Se sulla questione del prefabbricato poi smantellato che ha ospitato per alcuni mesi la Bcc di Spello e Bettona che su altre questioni inerenti i rapporti tra il sindaco e la banca erano stati ascoltati dal pm sia lo stesso Alemanno a dicembre scorso che altre persone, gli inquirenti ora vogliono vederci chiaro anche su un altro bando di gara per il servizio di tesoreria. Quello, che sarebbe quasi una fotocopia di quello comunale, emanato a novembre 2018 dall’azienda pubblica di servizi alla persona (Apsp) “Fusconi Lombrici Renzi”, ente di cui il Comune ha di fatto il controllo, nominando il sindaco di Norcia, da statuto, 4 su 5 membri del consiglio di amministrazione.
Anche questo, secondo quanto trapela, sarebbe stato aggiudicato, a metà dicembre scorso, al momento in via provvisoria, alla stessa banca di credito cooperativo. Impossibile saperne di più, visto che sull’albo pretorio online dell’ex Ipab non risultano pratiche pubblicate in merito. L’Apsp, comunque, al momento non risulta coinvolta nell’inchiesta.
(modificato alle 18.15 dell’11 gennaio 2019)