Coronavirus sulla scuola: classi virtuali, impegno reale | L'esempio del Convitto di Assisi - Tuttoggi.info

Coronavirus sulla scuola: classi virtuali, impegno reale | L’esempio del Convitto di Assisi

Redazione

Coronavirus sulla scuola: classi virtuali, impegno reale | L’esempio del Convitto di Assisi

Così ogni mattina i prof incontrano in rete i loro circa 900 studenti
Ven, 27/03/2020 - 12:13

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In tempi di emergenza Coronavirus le classi si ritrovano in modo virtuale con i propri insegnanti per fare lezione restando ognuno a casa propria. La didattica a distanza (Dad) è il modello per garantire agli studenti il diritto allo studio in una situazione di criticità senza precedenti.

Lezioni virtuali, perché mediate dallo schermo di un computer. Ma è reale, invece, l’impegno con cui molti dirigenti, insegnanti e soprattutto gli studenti stanno affrontando questa prova. Per nulla disturbati – verso il loro obiettivo di proseguire regolarmente insegnamento e apprendimento per quanto possibile – dalle ipotesi di prove valutative ridotte da un lato e della sufficienza comunque garantita dall’altro.

Certo, l’interazione in aula resta sempre il miglior modo per assicurare il successo formativo. Ma anche con le lezioni virtuali, se l’impegno è reale, si possono ottenere risultati soddisfacenti.

L’esempio del Convitto di Assisi

Tra le tantissime scuole umbre che stanno garantendo agli studenti la regolarità dell’insegnamento attraverso la didattica a distanza un esempio è rappresentato dall’esperienza del Convitto Nazionale ‘Principe di Napoli’ di Assisi. L’istituto diretto dalla professoressa Annalisa Boni ha accettato la nuova sfida.

A seguito di vari corsi di formazione ai propri docenti ha provveduto a fornire a tutti gli strumenti necessari per poter proseguire con gli insegnamenti curricolari e per interagire in modalità online con gli studenti. Questo al fine di garantire il perdurare dello spirito di comunità e appartenenza che caratterizza ogni scuola, facendo sentire la vicinanza dei docenti e dei compagni e, in secondo luogo, riducendo al minimo l’impatto sulla preparazione.

Diverse le modalità adottate dai docenti in base alle differenti esigenze delle tre scuole annesse al Convitto.

La dispensa nel registro elettronico

La prima modalità riguarda il caricamento delle lezioni in formato digitale nel registro elettronico, sotto forma di dispense, slides, collegamenti alle piattaforme digitali dei libri di testo adottati, semplici fogli di testo o di materiale multimediale (immagini, mappe concettuali e interattive, video) come avviene secondo il modello di ‘classe rovesciata’.

Il registro elettronico, dunque, può rappresentare ancora una piattaforma privilegiata per dare e ricevere istruzioni su come usare il medium digitale, per le circolari scuola-famiglia, per le informazioni condivise nella sezione ‘bacheca’, per le funzioni dell’agenda, quale strumento indispensabile per le comunicazioni tra docenti e alunni. Questi ultimi possono in modo agevole scaricare materiale didattico e caricare, a loro volta, gli esercizi svolti.

Già testata per i ragazzi con difficoltà

Le altre modalità riguardano l’utilizzo di una piattaforma gratuita, rivolta a tutte le scuole italiane. Le scuole del Convitto assisano avevano già fatto esperienza di questo prezioso strumento per garantire il diritto allo studio a ragazzi e bambini che, per motivi di salute, non potevano entrare fisicamente nelle aule. Accedendo ad una delle app di questa piattaforma ogni docente può organizzare una video-lezione con i propri studenti ed interagire in presenza o registrare.

La classe diventa “social”

Un’altra applicazione della stessa piattaforma permette la creazione di una classe virtuale, che può essere creata per ogni classe reale e per ciascun corso o disciplina. L’interfaccia principale di questa applicazione funziona esattamente come la bacheca dei social-network: si annotano in bacheca gli obiettivi della lezione, le indicazioni per lo svolgimento dei compiti e delle esercitazioni e le varie comunicazioni rivolte alla classe; mentre le lezioni a distanza vengono inserite in un’altra sezione.

Bisogni educativi speciali

Particolare attenzione è rivolta agli alunni con Bisogni educativi speciali: nonostante le tante difficoltà, i docenti di sostegno e/o potenziamento riescono ad avere un rapporto quotidiano con gli studenti, un rapporto fatto di telefonate, messaggi Whatsapp e di tutto ciò che permette di mantenere il legame speciale che si crea tra docente di sostegno e allievo disabile; la cura della didattica per questi bambini e ragazzi viene effettuata mediante l’interazione stretta con i docenti di classe.

Per i più piccoli

Per i più piccoli ogni strumento comunicativo viene utilizzato per garantire la vicinanza della scuola e dei propri docenti, mantenendo il più possibile intatto lo spirito di comunità: messaggi audio e video delle maestre servono a farle sentire vicino a ciascuna bambina e a ciascun bambino.

Importantissima, in questa fase, è la presenza dei genitori nei momenti di scambio interattivo e nei momenti della produzione dei materiali richiesti dai docenti: la scuola si affida al loro senso di responsabilità genitoriale, perché tutti gli sforzi che il convitto assisano sta mettendo in campo diano esiti positivi.

Insomma, è cambiata la modalità di interazione, e con essa, in parte, anche le metodologie didattiche, ma sicuramente non il metodo di studio, anche se ‘il medium è il messaggio’, come sosteneva McLuhan.

Circa 900 studenti

Lo sanno bene i circa 900 studenti del Convitto Nazionale ‘Principe di Napoli’ di Assisi, che hanno ora accesso, come i loro docenti, alla piattaforma virtuale e alla didattica a distanza e che fanno esperienza della rete come un diverso modo di fare e stare a scuola e come un momento di confronto con ‘il nuovo spazio’, quello digitale che si occupa attraverso lo schermo, ‘uno spazio connesso con la nostra mente’ e col nostro desiderio di apprendere e di interagire, anche così.

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