Cooperativa sociale ex Borgo Servizi, i lavoratori ancora in attesa delle spettanze - Tuttoggi.info

Cooperativa sociale ex Borgo Servizi, i lavoratori ancora in attesa delle spettanze

Redazione

Cooperativa sociale ex Borgo Servizi, i lavoratori ancora in attesa delle spettanze

In una nota della segretaria Fp Cgil un appello al liquidatore “Tempi brevi per entrare in possesso di quel denaro dovuto”
Lun, 14/03/2016 - 14:17

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Spettanze dovute ai lavoratori che però non vengono pagate. Una storia che ha dell’assurdo ma che, sempre più spesso e purtroppo, trova riscontro in altri casi molto simili.
È quella dei lavoratori della ex cooperativa sociale Borgo Servizi, attualmente in fallimento. A comunicarne le vicende la segreteria  provinciale Fp Cgil  in una nota dove spiega il motivo del silenzio sulla questione da ricondursi al fatto che si sperava, prima o poi, di trovare un percorso definitivo è positivo che permettesse a queste persone di riscuotere quanto dovuto in termini di Tfr.
Oltre due anni fa – spiega la nota da parte della segretaria dei sindacati Daniela Luzzi – , questi lavoratori, soci e dipendenti della Cooperativa Borgo Servizi, in odore di fallimento, transitavano in un’altra Cooperativa e al momento del licenziamento veniva firmato obtorto collo un accordo di conciliazione per il pagamento rateizzato della tredicesima non corrisposta, di ferie , ore, TFR per chi lo aveva in azienda. Poi alcuni di loro sono di nuovo ulteriormente transitati ad un’altra cooperativa e poi ritornati indietro per accordi all’interno del Consorzio di Cooperative. Ogni volta perdendo qualcosa, in termini di orario e di dignità del lavoro. Ora la situazione sembra migliorata, ma la Cooperativa di origine dal liquidatore volontario passa al liquidatore coatto e le rate ancora dovute, da settembre dello scorso anno non vengono più pagate.
Ed ora, oltre il danno, anche la beffa. Il liquidatore, il ragioniere Vittorio Faina vuole rivedere tutte le questioni in sospeso e convoca il 1° dicembre un incontro con i lavoratori nel quale questi ultimi firmano un modello che attesta quanto dovuto. La CGIL esprime le proprie perplessità, per la paura degli inevitabili ritardi. Le rassicurazioni del ragioniere suonano appassionate e ne derivava la promessa che, al massimo entro la metà di gennaio, la pratica sarebbe stata evasa e i lavoratori avrebbero potuto accedere al fondo di solidarietà per riscuotere il sudato Tfr. “Ma ecco la beffa – continua la nota – siamo alla metà di marzo e il ragioniere non ha fatto nulla, non risponde al telefono, non risponde alla lettera che la scrivente ha inviato e nella quale si chiedevano tempi certi e rassicurazioni (la lettera l’ha comunque ricevuta, nonostante l’indirizzo pec sbagliato sul suo sito)”. 
Il comunicato a firma della segreteria provinciale Fp Cgil si chiude con un appello: “Visto che il ragioniere alla lettera non risponde glielo ridiciamo pubblicamente: non pensa che questi lavoratori meritino almeno una parola di rassicurazione e tempi certi e brevi per entrare in possesso di quel denaro dovuto e che per loro è fonte di sostentamento essenziale? Perché per loro è così. Forse ai suoi occhi questo sarà un particolare trascurabile, ma per loro è vitale. E dovuto, comunque”.


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