Il consiglio comunale ha approvato questo pomeriggio il “Programma annuale per il conferimento di incarichi di studio, ricerca e consulenza”, che prevede una spesa per il Comune di circa 90mila euro (una cifra leggermente superiore a quanto aveva fatto trapelare nei giorni scorsi il consigliere Enzo Alleori, presidente della commissione competente). In totale, come aveva anticipato TO®, si tratta di dieci incarichi, che verranno affidati tutti a persone laureate, con lo scopo di migliorare la macchina comunale ed in alcuni casi di far spendere meno al Comune in determinati ambiti.
Il consiglio aveva per la verità rischiato il solito “buon quarto d'ora di tensione”, dopo che l'assessore Flamini in commissione, non è dato sapere se per mera gaffe o provocazione, aveva annunciato che due di queste consulenze sarebbero state assegnate una allo stimato professor Carandente (quella da 18mila euro relativa alla gestione e l'organizzazione museale della galleria civica d'arte moderna), un'altra ad Anna Leonardi (12.500 euro per le attività attinenti spettacoli ed eventi).
Quest'ultima più che una consulente occasionale sembra ormai esser diventata un vero e proprio punto di riferimento per l'intero assessorato alla cultura. L'anticipazione ha sollevato le critiche dell'opposizione, da destra a sinistra, dal momento che le consulenze dovrebbero essere assegnate mediante regolare bando. La Commissione ha però registrato le critiche anche della maggioranza, tanto che alcuni consiglieri avevano deciso di astenersi dal votare il Piano.
Oggi, comunque, il centrosinistra ha votato compatto a favore delle consulenze, non prima di aver sospeso la seduta consiliare per qualche minuto per una riunione lampo con il sindaco Brunini.
In totale, come si diceva, si tratta di dieci consulenze che riguardano vari settori. Oltre a quelli in campo culturale (due per un totale di 30.500 euro), 15mila euro andranno per le spese di telefonia (clicca qui), 10mila euro per il “calcolo dei rischi per le nuove coperture assicurative” del Comune, 1.500 euro per la definizione del project financing per gli impianti sportivi, 3.500 per il project financing sull'impiantistica sportiva, 5.996 euro per le mense scolastiche e gli asili nidi, 19mila per la predisposizione dei bandi regionali e 5.000 euro per gli studi e le ricerche sugli aspetti storico culturali delle produzioni tipiche locali.
Che fanno, euro più, euro meno, 87 mila euro, non tanti per la verità, rispetto almeno a quanto succedeva in passato quando si sarebbe fatto un ricorso sfrenato alle consulenze. “E' un merito del governo Prodi – dicono all'unisono Lisci e Colangeli dei Socialisti – fin troppo bistrattato ora dal Piddì, ma che ha avuto il coraggio di inserire che le consulenze venissero approvate non più dalal Giunta ma in modo più trasparente dal Consiglio Comunale”.
Comunque, rispettando un articolo della finanziaria 2007, le consulenze dovranno comparire, non appena assegnate, sul sito web del Municipio.