Il coordinatore comunale Dante Andrea Rossi chiede chiarezza per salvaguardare le professionalità e la sede storica della Comunità Montana e così dopo l'impegno informale pronunciato alla Festa del PD ai Prati di Pontebari si passa alla vie di fatto con una nota che non lascia spazio a fraintendimenti.
«A Spoleto occorre fare subito una scelta di campo chiara e precisa in favore della Comunità Montana. Solo così sarà possibile superare gli indugi, allontanare i dubbi, sciogliere le ambiguità ed eliminare ogni elemento di confusione». Lo dichiara dunque il coordinatore comunale del Partito Democratico di Spoleto, Dante Andrea Rossi, che nei prossimi giorni inviterà i consiglieri comunali del PD a far chiedere al Comune di Spoleto l'ingresso nella nuova Comunità Montana individuata dalla legge regionale di riordino.
La norma vigente, infatti, esclude dalle cinque zone omogenee individuate dalla Regione i comuni con popolazione complessiva superiore a 25.000 abitanti. Questi ultimi, tuttavia, possono chiedere di far parte della Comunità Montana per un più efficace esercizio delle funzioni e in quanto parte integrante del sistema geografico e socio-economico della Comunità stessa. Così hanno già fatto, ad esempio, la città di Gubbio e quella di Città di Castello. Così il PD locale, che inviterà l'attuale maggioranza ad attivarsi affinché sia espressa da parte del Comune di Spoleto una chiara richiesta di adesione, in considerazione del fatto che solo in questo modo verrà salvaguardata la sede storica dei Monti Martani e del Serano e, contemporaneamente, potrà esserne riconosciuto il ruolo svolto, data nuova linfa alla collaborazione con le realtà limitrofe, si potrà consentire una ulteriore riduzione dei costi e il miglioramento dei servizi, garantendo la difesa e valorizzazione delle attuali professionalità.
