COMUNITA' MONTANA DELLA VALNERINA: NICOLA ALEMANNO REPLICA AD AGNESE BENEDETTI - Tuttoggi.info

COMUNITA' MONTANA DELLA VALNERINA: NICOLA ALEMANNO REPLICA AD AGNESE BENEDETTI

Redazione

COMUNITA' MONTANA DELLA VALNERINA: NICOLA ALEMANNO REPLICA AD AGNESE BENEDETTI

Lun, 15/12/2008 - 14:45

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“Spiace davvero dover involontariamente alimentare una polemica mai sopita tra il sottoscritto e la Presidente della Comunità Montana Valnerina, Agnese Benedetti; spiace perché la campagna elettorale appena avviata non facilita un confronto utile e costruttivo per gli interessi generali e particolari del nostro territorio”. Parte da qui Nicola Alemanno per riannodare il filo di una discussione sviluppatasi, nei giorni scorsi, sugli organi di stampa in merito alle prospettive della nuova Comunità Montana ed alle responsabilità di una situazione oggi davvero critica.

“E' vero, non abbiamo mai avuto sintonia di vedute, né riguardo alla gestione dell'Ente Montano, né in merito agli effetti che la riforma regionale avrebbe avuto sul nostro territorio. Non sono stato mai d'accordo e mai lo sarò con chi baratta il proprio futuro politico con gli interessi della sua gente. La mia recente storia ne è autorevole testimonianza” – spiega Alemanno.

E' bene ricordare a tutti come all'indomani delle elezioni amministrative, sei comuni su dieci (circa il 70% della popolazione della Valnerina) avessero espresso un giudizio politico inappellabile. La stragrande maggioranza degli elettori aveva sonoramente “bocciAto” le politiche del CentroSinistra. Ciò avrebbe dovuto indurre, coloro che tiravano i fili di quella parte ad un'attenta riflessione aprendo un confronto ed un dialogo con chi aveva, democraticamente, ricevuto un forte mandato a governare. Invece, la strada intrapresa, dava immediatamente il senso di quali sarebbero stati i “metodi” ed i “sistemi” posti in essere per sovvertire il responso democratico. Infatti, anziché ricercare una soluzione ampiamente condivisa, si preferì, attraverso una squallida campagna acquisti, la scorciatoia delle “prebende“. Dopo quattro sedute andate a vuoto, con un arroganza senza precedenti, Agnese Benedetti venne eletta, nel rispetto delle regole (che vedono sempre Norcia, nella solita ottica di egalitarismo – non eguaglianza – della Sinistra che le ha scritte, valere come i piccoli Comuni nei contesti Valnerinesi e mai Norcia come Spoleto o Foligno nei contesti dell'Area Vasta), ma in barba ai più basilari principi democratici e con esiguo margine, solo grazie al voltafaccia di chi sarebbe poi risultato il Vice-Presidente, spaccando di fatto tutto ciò che era possibile rompere in merito ai rapporti politico-amministrativi in Valnerina.

“Ci vuole una bella faccia tosta dopo un incipit del genere – prosegue Alemanno – per dire di voler essere il Presidente di tutti. Le successive vicende di Cascia e di Norcia, figlie dello stesso ‘modello comportamentale' sono poi state il coronamento di un modo di fare politica, che oggi purtroppo, continua ad abbracciare anche l'amico Stefanelli e che invece io auspico, la nostra valle, decida, prima o poi, di scrollarsi definitivamente di dosso”.

Quanto poi alle accuse, sui temi degli incarichi e del modello di gestione della Comunità Montana, alle quali qui sarebbe troppo lungo replicare, Alemanno dichiara:”Sono sempre disponibile al confronto aperto, carte alla mano, di fronte alla nostra gente, alla quale noi non dobbiamo mai dimenticare di dover dar conto. Mi corre però l'obbligo almeno su due aspetti di ‘rubare' ancora qualche riga. Quanto agli incarichi, tutti hanno potuto vedere chi ha eseguito per conto del Comune di Norcia i lavori dei Giardini di Porta Romana”; in merito poi alla sede, agli atti del Comune esistono corrispondenza e direttive di Giunta che indicano inequivocabilmente la volontà di assegnare il prestigioso Palazzo Accica alla Comunità Montana stessa“. In conclusione, auspico che il nuovo Consiglio comunitario, che andrà ad insediarsi il prossimo 22 Dicembre e che vedrà incredibilmente assente il Comune di Norcia sotto il profilo politico e questa volta anche amministrativo (tutti i comuni avranno tre rappresentanti – Norcia uno solo: il Commissario Dott. de Filippis), stretto nelle more delle disposizioni normative che obbligano a nominare il Presidente alla prima seduta consiliare, sappia utilizzare questo momento comunque provvisorio e temporaneo, per riannodare i fili di un dialogo che la Presidente Benedetti ha inesorabilmente stroncato e rilanciare una Comunità Montana come solo avrebbe senso di esistere: centro nevralgico di gestione integrata del territorio ben oltre le azioni fino ad oggi miseramente intraprese e fallite”


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