In occasione dei suoi 50 il ristoratore tifernate Giacomo Brunetti ha invitato parenti e amici a versare un contributo a favore degli anziani ospiti della residenza protetta. La consegna del ricavato stamattina alla presidente Annalisa Lelli
Un compleanno “solidale”, dove il festeggiato rinuncia ai regali chiedendo a parenti ed amici di versare un contributo a favore degli anziani ospiti della residenza protetta Asp Muzi Betti di Città di Castello.
Gli oltre 140 invitati alla festa non si sono tirati indietro ed hanno accettato di buon grado la inedita proposta. Questa mattina (12 gennaio), infatti, il neo 50enne Giacomo Brunetti, titolare di un noto ristorante del centro storico, ha consegnato (durante una breve cerimonia) l’intero ricavato dell’iniziativa benefica, una cifra notevole, alla presidente della struttura socio-sanitaria Annalisa Lelli, affiancata dai membri del Cda e alla presenza del sindaco Luca Secondi e dell’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti.
“Un bellissimo gesto, davvero commovente, che ci dà la forza e il sostegno anche morale di andare avanti ogni giorno nel far funzionare al meglio la nostra residenza sempre per il bene dei nostri ospiti. Il contributo economico che oggi Giacomo ci ha consegnato verrà utilizzato per il potenziamento sanitario e tecnologico della struttura sempre più al passo con le nuove esigenze”, ha dichiarato Lelli. Anche il sindaco Secondi e l’assessore Calagreti, nel sottolineare l’umanità e la bontà d’animo che sta dietro ad una iniziativa destinata a fare scuola hanno ringraziato chef Brunetti a nome della comunità tifernate.
Giacomo Brunetti ha iniziato la brillante carriera in cucina fra pentole e fornelli a 18 anni, con il “mitico” Primetto Barelli, a Città di Castello nel locale scavato accanto alle mura urbiche al Giardino del Cassero e poi una esperienza di qualche anno a York (Inghilterra) e il ritorno in Toscana ad Anghiari, ancora con la famiglia Barelli al Castello di Sorci dove spesso, a Natale, Capodanno e Pasqua, Giacomo, ha cucinato i piatti della tradizione, tagliatelle e cappelletti su tutti per la “divina” Monica Bellucci. Dal 2016 infine ha deciso di gestire un ristorante tutto suo in centro storico a Città di Castello all’ombra del campanile cilindrico, dove peraltro l’attrice è tornata a fargli visita nel giorno dell’Epifania.
Brunetti, anche nel 2020 (piena emergenza Covid) è stato protagonista di un’altra bella iniziativa di solidarietà nei confronti di tre colleghi ristoratori, con i propri locali chiusi, ospitandoli per qualche settimana nella sua cucina, dividendo i pochi utili e dimostrando che l’unione fa la forza. E così è stato infine anche in occasione della organizzazione della cena solidale “Progetto Lamby”, in memoria di Lamberto Lucaccioni, portato avanti con ammirevole forza e determinazione dai genitori Donatella e Livio, il cui ricavato è andato per sostenere la missione di Kisibere in Ruanda e le attività delle suore in favore dei bambini, come la realizzazione di una piccola casa.