Complanare di Orvieto è realtà, ora si pensa al secondo stralcio | Foto - Tuttoggi.info

Complanare di Orvieto è realtà, ora si pensa al secondo stralcio | Foto

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Complanare di Orvieto è realtà, ora si pensa al secondo stralcio | Foto

Inaugurata l'importante arteria stradale nella zona di Ciconia | Presidente Marini: "Impegnati per l'ulteriore riduzione del rischio idrogeologico nell'area"
Sab, 25/11/2017 - 14:42

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La Complanare di Orvieto è un’opera strategica e funzionale, importante per il territorio poiché ridefinisce la viabilità tenendo conto delle sue trasformazioni e dei nuovi servizi. Oggi inauguriamo un primo stralcio, frutto dello sforzo e della collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, ma già ci stiamo impegnando per la realizzazione del secondo stralcio quale priorità da inserire nella programmazione pluriennale e negli accordi di programma con il Governo sulle opere pubbliche”.

Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta stamattina a Ciconia di Orvieto all’inaugurazione della strada di collegamento “complanare”  tra la strada statale 205 Amerina e la strada statale 71 Umbro-Casentinese, con un nuovo ponte sul fiume Paglia intitolato a Sandro Pertini.

All’inaugurazione hanno preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Giuseppe Chianella, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, sindaci e amministratori del comprensorio orvietano, il presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi, il direttore alle Infrastrutture della Regione Umbria Diego Zurli, tecnici e rappresentanti delle istituzioni locali e delle imprese che hanno realizzato l’opera. Presenti anche gli studenti di alcune classi della scuola media di Ciconia.

“La realizzazione di questo primo stralcio – ha detto la presidente Marini – ha richiesto un grande sforzo e un lavoro comune fra Regione e Comune di Orvieto per la complessità della progettazione e il reperimento delle risorse, quasi 15 milioni di euro. I tempi di esecuzione sono stati congrui, considerando che sono intervenuti alcuni ricorsi a Tar e Consiglio di Stato e nel 2012 c’è stata una battuta d’arresto a causa dell’alluvione, pertanto il cantiere è diventato operativo dal 2013. L’opera – ha aggiunto – si inserisce in un contesto più complesso, che ci vede impegnati anche per l’ulteriore riduzione del rischio idrogeologico nell’area, non limitandoci al solo ripristino dei danni causati dagli eventi alluvionali, ma anche agendo sulla prevenzione con interventi sul sistema idraulica e per la messa in sicurezza del Paglia e dei suoi affluenti”.

“La Regione – ha ricordato la presidente – è particolarmente attenta alle grandi infrastrutture viarie di collegamento, quali quelle fra Umbria e Marche e la E45, ma anche alle opere di interesse regionale che sono funzionali per i territori. Questa complanare, come la Pievaiola nell’area del Trasimeno e la viabilità nell’Alta Umbria, ne è un esempio. Un’opera al servizio della comunità, che guarda al suo futuro, funzionale per la qualità urbana e ambientale della zona”.

L’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Giuseppe Chianella, ha rilevato che “questa infrastruttura è importante non solo per la comunità di Orvieto, ma come ‘ricucitura’ di carattere urbanistico e per la gestione dei flussi di traffico che tende a decongestionare nel centro abitato di Ciconia e anche di Orvieto Scalo aumentando il livello di sicurezza stradaleLa Regione – ha aggiunto – che ha dato un contributo fondamentale per la realizzazione della complanare, finanziando il 90 per cento delle opere, pone la massima attenzione al suo completamento”.

 Il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, ha ringraziato tutti coloro che a vario titolo, dai sindaci e amministratori che lo hanno preceduto, alla Regione, ai tecnici delle imprese hanno consentito la realizzazione del raccordo stradale: “Oggi – ha detto – apriamo il primo stralcio funzionale di un lavoro che è stato progettato molti anni fa e che ha visto impegnate nella realizzazione numerose Amministrazioni, succedutesi negli anni. Si completa una sezione stradale che è parte di un più ampio progetto, che noi ci stiamo fortemente impegnando a realizzare. Il lavoro che già oggi stiamo facendo, insieme al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Umbria, è quello di reperire i fondi necessari per completare un intervento che deve permettere di liberare le frazioni di Orvieto Scalo e Sferracavallo dal traffico di attraversamento, in particolare il traffico pesante. Un’opera che non ha effetti solo per il Comune di Orvieto ma per l’intero comprensorio”.

“Per i prossimi giorni – ha detto ancora – stiamo calendarizzando un appuntamento con la Società Autostrade, con lo scopo di comprendere il nuovo tracciato anche alla luce delle normative che nel frattempo sono intervenute. Il secondo ponte che intitoliamo a Sandro Pertini ci permette di avere maggiori garanzie di collegamento al nostro Polo Ospedaliero. Contestualmente portiamo a completamento anche un lavoro che riguarda il ‘Parco Urbano del Paglia’ che, dopo l’alluvione di cinque anni fa, ha subito radicali modifiche per effetto delle opere di mitigazione idraulica, e ne subirà delle altre perché è in fase avanzata la progettazione dell’intero Parco Urbano i cui fondi sono stati iscritti nella programmazione di Aree Interne per 600mila euro. Riusciremo a dare ai cittadini, quindi, un luogo fruibile, grazie anche alla collaborazione con l’associazione Val di Paglia bene comune, che in questa fase ha supportato l’amministrazione, a volte da posizioni critiche, ma nell’interesse generale. Quindi un grande risultato – ha concluso – che ci permette di affrontare le prossime sfide ancora con maggiore energia”.

   “Questa inaugurazione – ha detto il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanziè estremamente importante anche perché si colloca in un contesto difficile quanto alle risorse finanziarie. Lo sforzo fatto per la realizzazione della complanare sta a significare quanto è forte l’attenzione e l’attaccamento al territorio, anche per la sua valorizzazione”.

I dali tecnici della complanare

Il raccordo di collegamento tra la S.S. 205 Amerina, poco a nord dell’attuale casello autostradale di Orvieto sulla A1, con la S.R. 71, sul lato opposto rispetto all’asse ferroviario della Linea Direttissima (lato nuovo Ospedale), è utile al  collegamento tra l’abitato di Orvieto Scalo e l’abitato di Ciconia, in grado di assicurare un consistente miglioramento per la viabilità in direzione dell’Ospedale. L’infrastruttura viaria è di tipo “C1”, strada extraurbana secondaria, ai sensi del DM 5.11.2001 (a due corsie, con una corsia per senso di marcia, della larghezza di 3,75 metri e banchina di destra di 1,5 metri, per un totale della sezione di 1,5+3,75+3,75+1,5 = 10,50 mt.).

Il tracciato si compone di vari tratti – per uno sviluppo totale di poco superiore ai 3 km – intervallati da una serie di rotatorie: un primo tratto dalla rotatoria (rotatoria 1 – la più vicina al casello autostradale, sulla S.S. 205 Amerina), che si dirama dalla 205 per piegare verso Est e sottopassare la linea FS direttissima (in quel tratto sopraelevata) e l’autostrada A1, per giungere fino alla rotatoria in prossimità del “campo sportivo” (rotatoria 2, dove la nuova strada incrocia la strada che attraversa il Fiume Paglia con il “ponte dell’Adunata”), dopo aver costeggiato per un tratto la A1; un secondo tratto dalla rotatoria 2 fino alla rotatoria 3 per una lunghezza di circa 800 m in adiacenza al tracciato dell’Autostrada A1; un terzo tratto che parte dalla rotatoria 3 e attraverso un nuovo Ponte sul Fiume Paglia raggiunge la rotatoria 4 che consente l’innesto sulla  S.R. 71.

Il costo complessivo dell’opera, a seguito dell’approvazione del progetto definitivo da parte del Comune di Orvieto che ne è anche il soggetto attuatore, ha subito un incremento fino all’importo di quasi 15 milioni di euro, dei quali circa 13 milioni finanziati dalla Regione Umbria con fondi FAS  ed il resto con fondi propri del Comune. La gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione e di realizzazione dell’opera è stata indetta dal Comune di Orvieto nel 2009, ma a causa di alcuni contenziosi e degli ulteriori approfondimenti chiesti dalla Società Autostrade (aumento della larghezza, muro di contenimento al posto delle scarpate, nuovi attraversamenti, spostamento fibre ottiche, il tutto finalizzato alla predisposizione di opere in grado di facilitare l’eventuale realizzazione in direzione nord della terza corsia autostradale) l’appalto ha subito una serie di ritardi.

La consegna dei lavori alla società aggiudicataria (una R.T.I. con capofila “Ceprini Costruzioni” s.r.l), è avvenuta nel 2012. I lavori sono proceduti come previsto fino al novembre 2012, quando l’alluvione del Paglia ha di fatto compromesso, fino al 2013, la fase di realizzazione del tratto in attraversamento del fiume.

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