Club Ambrosetti, a Fabriano Catiuscia Marini presente a incontro su “Nuovi modelli di sviluppo regionale" - Tuttoggi.info

Club Ambrosetti, a Fabriano Catiuscia Marini presente a incontro su “Nuovi modelli di sviluppo regionale”

Redazione

Club Ambrosetti, a Fabriano Catiuscia Marini presente a incontro su “Nuovi modelli di sviluppo regionale”

Ven, 17/01/2014 - 16:01

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“Sono certamente i settori dell’internazionalizzazione delle imprese, dell’innovazione e della ricerca, e delle infrastrutture quelli che potranno rappresentare un buon terreno di prova di una politica comune di sviluppo di due regioni, l’Umbria e le Marche, nell’ambito di una nuova e maggiore cooperazione che sappia cogliere anche le opportunità che in tal senso verranno dalla prossima stagione della programmazione comunitaria 2014/2020”. È quanto ha sostenuto oggi a Fabriano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che, insieme al presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, ha partecipato all’incontro promosso dal “Club Ambrosetti”, sul tema “nuovi modelli di sviluppo regionale: scenari di cooperazione innovativa”.
Un incontro seminariale, a porte chiuse, che ha visto i due Presidenti confrontarsi e discutere con numerosi rappresentanti del mondo delle imprese, di diversi comparti, operanti nelle due regioni.

“Dobbiamo lavorare da subito – ha affermato la presidente – per definire insieme, Umbria e Marche, una comune strategia di sviluppo che faccia dell’‘Appennino’ un elemento di unione e non di confine tra due realtà che presentano vari aspetti di similitudine”.
Per la presidente Marini, il tema dell’allargamento del processo di internazionalizzazione delle imprese può rappresentare, quindi, un primo aspetto della “cooperazione interregionale”, soprattutto per i comparti del manifatturiero, dell’agroalimentare e del tessile di qualità. “Settori nei quali – ha argomentato Marini – è stato dimostrato che maggiore è stata la capacità delle imprese di investire in ricerca e produrre innovazione, maggiore è stata ed è la capacità di queste aziende di contrastare gli effetti della grave crisi economica”. Dunque, definire anche per quel che riguarda l’innovazione e la ricerca “piattaforme” comuni tra Umbria e marche, a sostegno di quelle imprese che sceglieranno di investire in questi ambiti.

Non secondario, a giudizio della presidente Marini, sarà il ruolo del credito nel processo di sviluppo e crescita che nuove politiche pubbliche devono favorire: “Occorre per il credito – ha affermato Marini – una strategia che superi la dimensione regionale e che, in forza di nuove iniziative di ingegneria finanziaria, dia ai sistemi economici delle due regioni una maggiore possibilità di accesso al sistema creditizio, soprattutto nella forma di ‘garanzia’. Tutto ciò in un orizzonte comunitario che possa permettere alle nostre imprese di accedere ai benefici della stessa Banca Europea per gli Investimenti ed al Fondo centrale di garanzia”. “Importantissimo poi – ha affermato la presidente Marini – il tema delle infrastrutture. Su questo specifico aspetto, l’Umbria e le Marche sono in forte connessione ed hanno già in parte realizzato iniziative di cooperazione interregionale. Ora occorre assolutamente completare le opere previste dal disegno che ha originato il progetto del ‘Quadrilatero di penetrazione tra l’Umbria e le Marche’. Il completamento della Perugia-Ancona e della Foligno-Civitanova rappresenta per le nostre comunità un obiettivo strategico che segnerà una svolta storica e che contribuirà, soprattutto per la nostra regione, a superare un ritardo storico nella sua dotazione infrastrutturale che ha per decenni penalizzato l’economia e la mobilità regionale. Un completamento – ha aggiunto – che consentirà finalmente all’Umbria di essere in connessione diretta con le grandi dorsali di comunicazione, adriatica e tirrenica, e con i porti di Ancona e Civitavecchia”.

“Molte sono, quindi – ha proseguito Marini – le azioni che possiamo e dobbiamo mettere in campo per invertire una tendenza negativa dell’economia e dello sviluppo, consapevoli che le Regioni hanno limitate competenze. Ma convinti della grande importanza che rivestono le politiche dello sviluppo locale, contrariamente a quanto da più parti si sostiene. E posso dire che, grazie al confronto che abbiamo sviluppato oggi, sono ancor più convinta della necessità di politiche di sviluppo che servano a creare nuove imprese e nuovo lavoro, ma che allo stesso tempo consentano il mantenimento nei nostri territori di un sistema industriale che qui è nato e qui – ha concluso la presidente – deve continuare a poter operare, magari crescendo e sviluppandosi ulteriormente”.

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