“A quanto pare l’amicizia tiene unite le città”. Queste le parole di Aristotele, scelte da Sean Kirkland (DePaul University) per celebrare i 20 anni del Collegium Phaenomenologicum a Città di Castello. È infatti dal 1999 che, nel corso del mese di luglio, per tre settimane, alcuni tra i più importanti studiosi al mondo di filosofia si incontrano per approfondire temi di filosofia antica e continentale.
Dallo stesso anno il gruppo ha continuativamente soggiornato all’Hotel Le Mura, dove i gestori hanno saputo provvedere egregiamente all’accoglienza degli oltre 100 studiosi provenienti da tutto il mondo. Le lezioni che coinvolgono gli ospiti, invece, si tengono al Circolo degli Illuminati.
Per celebrare questa duratura amicizia, nei giorni scorsi, è stata organizzata una cena a cui ha voluto prendere parte anche il comune di Città di Castello, rappresentato in questa occasione dall’assessore Rossella Cestini, che ha rimarcato l’importanza degli studi umanistici, nonché l’importanza della riflessione filosofica, per la coesione
civica.
Il Collegium Phaenomenologicum è giunto ormai alla sua 43^ edizione. Fondato da professori del calibro di John Sallis (Boston College), Dennis Schmidt (Western Sidney University), Charles Scott (Penn State University), nel corso degli anni ha visto come protagonisti pensatori del calibro di Jaques Derrida, Hans-Georg Gadamer, Emmanuel Levinas e Carlo Sini. Il tema di quest’anno è l’opera di Aristotele, in particolare gli scritti su anima, fisica ed etica, ed i corsi sono tenuti da Will McNeill (DePaul University), Alejandro Vigo (Università di Navarra) e Claudia Baracchi (Università degli Studi di Milano-Bicocca).
Tredici i Paesi rappresentati dai vari partecipanti, che giungono in Umbria da Europa (Italia, Finlandia, Germania e Spagna), America (Usa, Cile, Messico) e Asia. Il programma incentiva la discussione, lo scambio ed il dialogo tra giovani ricercatori e dottorandi, che si confrontano costantemente. Il lavoro è incentivato dalla vita in comune, grazie ai momenti di convivialità e alla condivisione degli spazi e dello stile di vita. Questo contribuisce a creare un’atmosfera che si ispira alle comunità filosofiche dell’antica Grecia, in cui la filosofia è nata e si è sviluppata principalmente come modo di vivere.
“La particolare philia che viene ad istituirsi illumina Città di Castello, rendendola un luogo speciale in cui tutti desiderano tornare” hanno dichiarato gli organizzatori e di questo prende atto l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini, nel salutare la delegazione ospite e ribadire come “Città di Castello abbia una lunga tradizione di accoglienza sul fronte culturale e formativo con agenzie, come il Centro studi Villa Montesca, che lavorano sullo scambio e la collaborazione con numerosi paesi dell’UE e del mondo. La scelta della nostra città conferma inoltre come la vocazione internazionale data dai musei di Burri e dalle forti impronte rinascimentali dell’assetto urbano siano un elemento ormai riconoscibile non solo in Italia ma anche all’estero. Salutiamo gli studiosi, nella speranza di rivederli ancora l’anno prossimo“.