CIRCOLI DELLE LIBERTA', A ROMA IL PRIMO MEETING - Tuttoggi.info

CIRCOLI DELLE LIBERTA', A ROMA IL PRIMO MEETING

Redazione

CIRCOLI DELLE LIBERTA', A ROMA IL PRIMO MEETING

Gio, 27/09/2007 - 08:04

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Si terrà a Roma il 6 ottobre il primo meeting nazionale dei circoli delle libertà, un evento a cui i circoli umbri non mancheranno. Dopo il 6 ottobre, come annunciato dalla presidente Michela Vittoria Brambilla in una lettera a tutti presidenti, verranno predisposte le regole per dare vita ai comitati esecutivi provinciali.
Il meeting si terrà a Roma sabato 6 ottobre dalle ore 15,30 alle 19,00 presso la Nuova Fiera di Roma (Padiglione 8). I pullman sono gratuiti. A Spoleto è possibile rivolgersi a Urbano Mancini (cell. 3356876860, e-mail mancini@hotmail.com).

In questi giorni, inoltre, il circolo della libertà “Guido I da Spoleto”, per opera del presidente Gian Carlo Tulli e del responsabile della comunicazione Urbano Mancini, ha diramato gli undici punti che compongono la sua dichiarazione politica d'intenti.

Il Circolo della Libertà “GUIDO I° DA SPOLETO” si rivolge alla società spoletina nel suo complesso, per costruire insieme ad essa un'azione politica idonea alla promozione dello sviluppo sociale, economico e culturale della nostra amata città.

  1. Vogliamo ascoltare la gente e dare soluzioni all'insofferenza che la maggior parte dei cittadini sente nel vedere le proprie volontà e necessità completamente ignorate se non calpestate.
  2. Vogliamo mirare al “cuore” dei problemi, agire nella nostra realtà locale ed organizzare e diffondere nel territorio un pensiero politico più attivo, comprensibile e rivolto alla vita reale delle persone, per stabilire una presenza capillare e consapevole, estranea alla forma consueta dei partiti.
  3. Vogliamo raccogliere le spinte che provengono dalla società civile per unire il popolo del centrodestra in una casa comune priva di steccati ideologici, pronti e disponibili ad aprirla a quanti, delusi dalla “non politica” del centrosinistra, vorranno collaborare con noi, perchè in politica, come nella vita, non conta da dove si viene ma dove si vuole andare insieme, pur nel rispetto delle singole personalità ed esperienze.
  4. Vogliamo impegnarci nella denuncia degli errori oggi presenti nella politica cittadina e nella sua frantumazione in angusti ed ambigui interessi di partito e personalismi, a tutela della dimensione politica del governo della città, che resta aspetto imprescindibile per il nostro vivere sociale e per il nostro futuro.
  5. Vogliamo tutelare la nostra territorialità e le nostre radici, che restano pur sempre la nostra ineludibile ed imprenscindibile dimensione esistenziale.
  6. Vogliamo, attraverso il rapporto diretto con i cittadini, “misurare” le cose concrete per ridare un senso e nuove motivazioni al nostro agire politico, per fornire risposte concrete alla nostra società e per dimostrare che è possibile uscire dal buio scenario che il centrosinistra traccia per il nostro destino.
  7. Vogliamo avere la forza di inventare e costruire insieme ai cittadini un modo “libero” e “liberale” di essere e di fare: nello studio, nel lavoro, nell' impresa, nel sociale e nella politica; per non spegnere quella energia che dal profondo della nostra società cerca di emergere.
  8. Vogliamo mettere a disposizione della nostra città la nostra “cultura”, nel senso più ampio del termine, il nostro “bagaglio di valori”, imprenscindibile ed irrinunciabile, per pervenire alla condivisione di un progetto di vita e di politica allo stesso tempo, basato su valori fondanti e dai contorni netti (famiglia, rispetto della vita, socialità del lavoro, sussidiarietà, più società e meno stato, ecc…).
  9. Vogliamo, dinanzi ai fenomeni di criminalità e di comportamenti sbagliati e deviati presenti (e crescenti) nella società, dare risposte efficaci oltre alla pur necessaria repressione (che da sola non può bastare e potrebbe rappresentare una deriva) attraverso la promozione di valori autentici e la presa di decisioni per risvegliare o ricostruire il senso civico delle persone nel rispetto delle regole della comunità.
  10. Vogliamo essere “moderati” in fase di ascolto, di confronto, di mediazione, ma quando la decisione è presa, quando si intravvede la giusta soluzione, vogliamo essere fermi e determinati nel difenderla e perseguirla, senza le sfumature indefinite del “moderatismo” della viltà, tracciando con forza e con coraggio la linea che segna il confine fra i nostri valori ed il relativismo etico, tipico del centrosinistra, per essere di quà o di là da essa.
  11. Vogliamo affermare nella nostyra prassi politica il coraggio della coerenza con i nostri valori di libertà, non solo per noi ma anche e soprattutto per coloro che verranno dopo di noi. Il senso della nostra azione è tutto qui, in come noi ci impegniamo nella scelta di rendere testimonianza delle nostre idee e di donarle al domani della nostra città e della nostra gente.

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