Il celeberrimo pittore Raffaello Sanzio, urbinate, ebbe i suoi natali artistici a Città di Castello quando dal 1499, appena 16enne, al 1504 vi dipinse ben quattro opere. Fra queste spiccano lo “Stendardo della Santissima Trinità” attualmente conservato nella Pinacoteca Comunale cittadina che, con tutta probabilità, è la prima opera autonoma del “magister” e lo “Sposalizio della Vergine” (attualmente conservata presso la Pinacoteca “Brera” di Milano), che rappresenta di fatto il suo manifesto artistico.
Nel 2020 ricorrono 500 anni dalla morte del pittore urbinate e Città di Castello, a giusto titolo, ambisce ad essere coinvolta nelle manifestazioni che si tengono a livello nazionale e internazionale quale occasione unica di celebrazione storica, rilancio artistico, culturale e turistico. Ad oggi, però, nonostante la presentazione ufficiale della mostra “Raffaello giovane e il suo sguardo”, che si terrà in città a partire da ottobre 2020, la stampa nazionale pare avere del tutto ignorato tale appuntamento. In particolare nell’inserto speciale “Arte” del 12 gennaio del Corriere della Sera, dedicato al Cinquecentenario di Raffaello, non c’era alcun riferimento a Città di Castello.
Sulla questa specifica questione sono intervenuti i consiglieri di Tiferno Insieme Nicola Morini e Vittorio Vincenti: “Al netto delle pur legittime polemiche che si possono ingenerare circa la gestione che questa Giunta ha fatto di questo evento, per ora appare più appropriato avanzare proposte (anche dai banchi dell’opposizione) per recuperare velocemente il tempo perduto e sfruttare l’occasione unica di promozione nazionale e internazionale che viene donata alla nostra città“.
Il gruppo consiliare di minoranza, in questo senso, si era già mosso con una interpellanza che chiedeva alla Giunta comunale, in occasione delle celebrazioni raffaellesche, di prendere in considerazione l’ipotesi di mutare e/o integrare la denominazione del complesso museale “Pinacoteca Comunale” con un riferimento esplicito proprio a Raffaello. “Si tratta di ingenerare politiche capaci di porre la nostra città al centro dell’interesse storico e artistico che merita. – sottolineano Morini e Vincenti – Ad esempio molte opere provenienti dalla nostra città sono state nel tempo disperse e si trovano in mostra presso altri musei e città in Italia e all’estero e tale spiacevole fatto può viceversa costituire un modo per far conoscere e rilanciare l’immagine di Città di Castello”.
Da qui la nuova proposta di Tiferno Insieme, ufficializzata con un’altra interpellanza, affinché la Giunta prenda in considerazione l’opportunità di “rendere gratuito l’accesso alla Pinacoteca Comunale a tutti i cittadini di Milano nell’anno del Cinquecentenario di Raffaello. Uno straordinario e inconsueto ‘gemellaggio artistico’ che sia occasione per promuovere la nostra città, per far conoscere ad un numeroso e importante pubblico la storia e la provenienza di un’inestimabile opera come lo ‘Sposalizio della Vergine’, attualmente custodita presso la Pinacoteca “Brera”.